Sanità, il governo va sotto a Montecitorio

Fabio Corti

Il governo è stato battuto per due volte su altrettanti emendamenti presentati dal Pd nell'aula della Camera. Il tema in discussione è la la riforma della governance della sanità, quarta riforma della sanità pubblica dopo quella di Rosy Bindi con tanto di nuove regole su nomine di primari e manager e la liberalizzazione della libera professione dei medici. In seguito alle votazioni in quel di Montecitorio sono stati approvati due emendamenti di cui è prima firmataria Livia Turco, dai banchi dell'opposizione si sono levati forti applausi. Il testo - Al suo arrivo in aula alla Camera, dopo un iter in commissione di quasi due anni, il disegno di legge che riforma l'organizzazione della sanità si scontra con il fuoco di fila dell'opposizione. Il provvedimento introduce novità sulla nomina di manager e dirigenti, criteri per la valutazione dei dirigenti medici e nuove regole per l'attività privata in ospedale oltre l'orario di lavoro (intramoenia) e porta l'età pensionabile a 67 anni, allungabile a 70.