Francesca Schiavone regina di Francia
Un’italiana regina di Francia. Francesca Schiavone vince il Roland Garros. Batte in finale l’australiana Samantha Storus 2 set a 0 (6-4, 7-6). Entra nella storia: è la prima volta che una tennista italiana si aggiudica un torneo del Grande Slam. Gara intensa, nessun cedimento. (Guarda la gallery) Nei precendenti cinque incontri fra le due tenniste, la Schiavone aveva vinto solo una volta. LA PARTITA – Finale equilibrata, decisa dai dettagli. Eccellente Francesca Schiavone, non sbaglia nulla. Concentrata, aggressiva, non subisce la potenza dell’avversaria. Poteva essere messa in difficoltà dal servizio fulminante della Storus e invece risponde sempre e logora la sfidante facendola correre da una parte all’altra del campo. Unica distrazione nel secondo set, un break manda avanti l’australiana 4-1. Poi il trionfo al tie-break. PRIMO SET - Nessuna emozione per la Schiavone. Le ginocchia non tremano nemmeno alla sua avversaria. Al primo set si arriva sul 4-4 senza sussulti. Poi il break decisivo. Francesca si porta avanti 40-0. La Storus recupera fino al 30-40 ma poi commette un doppio fallo che porta la nostra tennista a servire per il set. Niente paura, sotto 0-30 recupera e si aggiudica il set. SECONDO SET – L’equilibrio non si spezza. Chi batte mantiene il servizio. Francesca appare stanca, sbaglia qualche colpo. Esce tutta la fisicità dell’australiana. Concede un break, va sotto 4-1. Non si scompone, recupera: le partite importanti si vincono con la testa e mantenendo nervi saldi. La Storus non regge l’urto. Si arriva al tie-break, la Schiavone si carica. Finisce 7-2. E' il trionfo. "Siete nel mio cuore, senza il vostro supporto non sarei quello che sono e non avrei fatto quello che ho fatto. Vi ringrazio". Poi il messaggio ai genitori: "Vi voglio bene, mamma e papà". LE SUE PAROLE- «Mi sento una vera campionessa, mi sento fantastica». Prima imbarazzata, poi sorridente e infine addirittura in vena di battute. Dopo avere ricevuto il trofeo del Roland Garros Francesca Schiavone ha ringraziato i suoi sostenitori e la sua famiglia per il trionfo ottenuto oggi nello slam francese, rivolgendo sportivamente un incoraggiamento all’australiana Samantha Stosur, sconfitta in due set nella finale del prestigioso torneo parigino. "Non ho preparato nulla", ha detto in inglese la Schiavone al pubblico del Philippe Chatrier, "perché‚ di solito, quando mi preparo le cose non succedono mai. Ho guardato ogni finale di questo torneo e so cosa hanno detto in passato i campioni di questo torneo. Io ringrazio chi ha visto la partita in Italia e chi era qui oggi. In questa giornata ho provato sensazioni fantastiche e devo dire grazie a tutti". Poi l’auguro alla Stosur: "Devo congratularmi con Sam", ha detto la 29enne milanese, "sei una grande persona e una grandissima atleta, meriti di essere qui. Sei giovane e ce la puoi fare". La Schiavone, sempre sorridente, ha poi chiesto al pubblico parigino un minuto in italiano: "Ma che faccia avete!?", ha esclamato la milanese rivolgendosi al suo 'clan' in tribuna. "Siete nel mio cuore, senza il vostro supporto non sarei quello che sono e non avrei fatto quello che ho fatto. Vi ringrazio". Poi il messaggio ai genitori: "Vi voglio bene, mamma e papà". PETRUCCI (Coni): SEI NELLA STORIA- «Oggi Francesca Schiavone entra di diritto nella storia dello sport italiano. La Schiavone rappresenta l'emblema della crescita e della forza del nostro movimento femminile e merita questo successo perché ha dimostrato di credere nelle sue qualità, a testimonianza anche della lungimirante programmazione della FederazioneIl successo al Roland Garros la incorona nel 'gothà del tennis mondiale e regala al tennis azzurro il primo immenso trionfo al femminile in un torneo del Grande Slam». Il presidente del Coni Gianni Petrucci esprime così la sua soddisfazione per un successo di così grande prestigio internazionale. «Francesca - prosegue Petrucci - ci ha regalato emozioni indescrivibili, è stata brava durante tutto il match e per questo voglio manifestarle i sentimenti di orgoglio e di sincera riconoscenza dell'intero sport italiano per il raggiungimento di un traguardo costruito con serietà, talento e abnegazione. La Schiavone rappresenta l'emblema della crescita e della forza del nostro movimento femminile e merita questo successo perché ha dimostrato di credere nelle sue qualità, a testimonianza anche della lungimirante programmazione della Federazione, con in testa il Presidente Binaghi, che ora può giustamente celebrare questo trionfo, 34 anni dopo quello di Panatta, e 50 anni dopo quelli di Pietrangeli». «Nessun risultato nella vita - conclude il presidente del Coni - si ottiene senza sacrificio. E poi, per noi italiani, vincere in terra francese dà sempre un gusto particolare alle nostre vittorie: basti pensare ai tanti epici risultati dello sport azzurro ottenuti in Francia, come l'Italia di Pozzo nel '38, i Tour de France di Coppi e Bartali e i due europei dell'Italbasket, per citare alcuni significativi esempi».