Giappone, Kan nuovo premier

Paolo Franzoso

I pronostici sono stati rispettati. Naoto Kan assume la carica di presidente del Partito Democratico e sostituisce Yukio Hatoyama alla guida del governo nipponico. Su 420 parlamentari del Pd in formato giapponese, ha ricevuto 291 preferenze staccando l’unico rivale, il deputato Shinji Tarutoko. Poi, la pura formalità: la fiducia e l’investitura della Camera bassa con 313 voti favorevoli su 477. L’irritabile – 63enne, cofondatore con il suo predecessore del Partito Democratico, nato nel 1996, Kan è il 94° Primo ministro del Giappone. È soprannominato “l’irritabile”. Laureato in Fisica al politecnico di Tokyo, militante di sinistra a metà degli anni ‘60, Kan si è trasformato in rigido economista. Riceverà nelle prossime ore dall’imperatore Akihito il compito di formare il governo. Prende il posto di Hatoyama, dimessosi per non aver mantenuto la promessa dello sgombero della base americana di Futenma sull’isola di Okinawa. Il neopremier ha già chiarito la sua intenzione di proseguire il percorso riformatore previsto dalla campagna elettorale che aveva condotto, l’anno scorso, il Partito Democratico al governo dopo 54 ininterrotti anni di dominio liberaldemocratico.