Napolitano freddo sull'assenza della Lega a Roma
Una festa della Repubblica senza polemiche era impensabile. Nonostante l'appello del presidente Giorgio Napolitano alla concordia, le tensioni si sono sviluppate già in mattinata. E quel che è più grave, all'interno della stessa maggioranza. Ad aprire il fuoco è stato Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che ha puntato il dito sull'assenza dei ministri della Lega Nord alla parata del 2 giugno, in corso a via dei Fori Imperiali. "E' un brutto segnale", ha detto il primo cittadino della capitale. Immediata e piccata la replica. "La Lega era presente eccome. Alla parata, infatti, c'era Lorenzo Bodega, vicepresidente dei senatori della Lega Nord, in rappresentanza del gruppo parlamentare a Palazzo Madama". Intanto, nelle stesse ore, Roberto Maroni ha preso parte alla manifestazione per il 2 giugno che si è svolta a Varese. E anche in questa occasione c'è stato da ridire. Infatti, la banda non ha suonato l'Inno di Mameli, preferendo canzoni come La Gatta di Gino Paoli e Con te Partirò di Andrea Bocelli. La scelta della "colonna sonora" è stata giudicata poco opportuna in occasione della Festa della Repubblica da alcuni presenti che dal fondo della platea hanno richiesto l'Inno di Mameli. Vota il sondaggio su "Il 2 giugno e le bandiere" sulla home page di Libero www.libero-news.it Il discorso di Napolitano - Il presidente, a Roma per la parata militare, ha invitato alla concordia e alla collaborazione. ""Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa". E sulla linea della concordia Napolitano ha scelto di replicare alle polemiche per l'assenza di Maroni alla parata ai Fori. "L'assenza del ministro? Le ragioni dovete a chiederle a lui, io non so - dice il presidente - sono stati invitati tutti, sul palco c'erano parecchi ministri, alcuni mancavano anche ieri sera al ricevimento al Qurinale, e poi, ognuno avrà le sue ragioni..". Una risposta diplomatica, che però rischia di riaccendere le tensioni sulla scarsa affezione del Carroccio ai valori dell'Italia Unita. Un tasto dolente, che nelle tensioni interne al Pdl tra berlusconiani e finiani rischia di fornire un punto a favore dei fedeli di Gianfranco Fini. Per festeggiare il 64° compleanno della Repubblica, a Roma si è svolta la parata militare con Napolitano che ha depositato una corona al milite ignoto all’Altare della Patria. Ad attenderlo, il presidente del Senato, Renato Schifani, e il premier, Silvio Berlusconi. Assente il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che incontrerà in queste ore a Herat il contingente italiano stanziato in Afghanistan. Presenti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e il Guardasigilli Alfano.