Caso Claps, il corpo di Elisa è sempre stato nel sottotetto
Dal 12 settembre 1993, giorno dell'omicidio, "il corpo di Elisa è sempre rimasto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove poi è stato trovato". La sconcertante notizia arriva da Salerno, dove si è svolta questa mattina la conferenza stampa del Procuratore generale Lucio Di Pietro. Dall'esame autoptico del professor Introna, di altissimo livello scientifico è emerso che la studentessa la mattina stessa della scomparsa, nei luoghi in cui aveva incontrato Danilo Restivo. Questa la prima ricostruzione: Danilo Restivo uccise Elisa Claps il 12 settembre 1993 colpendola 13 volte al torace con un'arma da punta e taglio, dopo un approccio sessuale rifiutato dalla ragazza. Dopo aver colpito al torace la ragazza, provocandone la morte, Restivo "l'ha trascinata in un angolo del sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, coprendo il cadavere con materiale di vario tipo, fra cui tegole e materiale di risulta". Non c'è dubbio che l'uomo abbia commesso il fatto. A suo carico "ci sono gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza". Restivo avrebbe agito "per motivi abbietti e con crudeltà". Il ritrovamento è una messinscena - Intanto da Gildo Claps, fratello di Elisa, arrivano le accuse contro chi già sapeva: "Siamo convinti, ma non solo noi, che il ritrovamento del cadavere di Elisa, il 17 marzo, è stata una messa in scena. Non sono chiare le circostanze del ritrovamento del 17 marzo. È evidente che è avvenuto in precedenza e che quindi ci sono ombre, dubbi e sospetti che gravano su quanto è accaduto nella chiesa della Trinità. L'invito che abbiamo fatto al clero, e al vescovo in particolare, è quello di dire finalmente la verità su quanto accaduto". Arresto e estradizione - Dopo aver ottenuto dall'Inghilterra il Dna dell'unico indagato, giovedì sera il Gip di Salerno ha disposto l'arresto dell'italiano, attualmente detenuto oltre manica per l'omicidio di Heather Barnett. La scientifica potrà confrontare il materiale biologico isolato dai reperti ritrovati nel sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza. Per Restivo, "è possibile un provvedimento di estradizione temporanea dall'Inghilterra" - dice oggi il pm Rosa Volpe - In questa fase abbiamo un anno per eseguire effettivamente l'arresto". Mentre si attendono gli sviluppi sul caso Claps, intanto la posizione giudiziaria di Danilo Restivo si aggrava anche in Inghilterra. Giovedì il giudice Guy Boney del tribunale di Winchester deciderà in merito alla richiesta di scarcerazione su cauzione avanzata dal legale di Restivo, attualmente in cella per l'omicidio della vicina di casa Heather Barnett. Anche in questo caso decisivo il Dna, con le tracce genetiche dell'38enne italiano rinvenute nella casa della vittima. Inoltre Restivo sarebbe stato tirato in ballo anche in un altro caso di omicidio, quello di Oki Shin. Giovanni Di Stefano, avvocato difensore di Omar Benguit (il giovane condannato all’ergastolo proprio per l’omicidio della coreana), ha formalmente chiesto al Tribunale di Bournemouth l’incriminazione di Restivo anche per questo caso. La studentessa Oki è stata uccisa con tre pugnalate alla schiena mentre rientarva a casa, in Malmesbury Park Road, nel quartiere di Charminster, a pochi isolati dall’abitazione dell'italiano.