Il sud Italia come la Grecia. L'analisi del Financial Times

Michela Ravalico

La nostra piccola Grecia l'abbiamo anche noi italiani. In un lungo articolo a pagina 2 del Financial Times di lunedì, infatti, il giornalista ed economista Guy Dinmore mette impietosamente a confronto la situazione nazionale della Grecia a quella di alcune nostre regioni "spendaccione". "Come Bruxelles sta lavorando per imporre disciplina fiscale alla lontana Atene, così il governo centrale italiano sta lottando per controllare i conti della sue Regioni capricciose coperte di debiti". Per non fare nomi e cognomi, il pezzo pubblicato sull'autorevole testata britannica mette dietro la lavagna Lazio, Campania e Calabria, i cui buchi di bilancio nel 2009 dipenderebbero dalla gestione dei servizi e, soprattutto, dalla sanità, per un totale che, se calcoliamo anche quello della regione Molise, ammonta nel 2009 a 3,7 miliardi di euro, di cui 2 maturati nello scorso anno e i rimanenti frutto di disavanzi dei precedenti esercizi finanziari. E la patata bollente, ora, finisce nella mano del premier Berlusconi, che ha nell'altra un paio di forbici per sforbiciare il tagliabile. "Per Silvio Berlusconi, il premier di centro-destra che nella campagna elettorale del 2008 aveva promesso tagli alle tasse e non aumenti, questo è un tema particolarmente delicato", si commenta infatti nel pezzo, osservando come Lazio, Campania e Calabria fossero state governate dal centro sinistra fino all'ultima tornata elettorale del 2009. Che fare ora? L'Italia, come la Grecia, non può certo stare a guardare. "L'Italia è come un microcosmo dell’Europa", ha commentato Stefano Marzocchi, docente di economia internazionale dell’Università Luiss. "Quello che è capitato alla Grecia obbliga l’Italia a risolvere questa situazione". Nel pezzo dell'inglese Dinmore trapela anche qualche indiscrezione della manovra che verrà discussa martedì nel Consiglio dei Ministri. "Si prevedono tagli ai generosi stipendi di ministri e parlamentari. Tutti i funzionari pubblici potrebbero dover affrontare un congelamento dei loro stipendi, e alcune amministrazioni regionali saranno costrette ad alzare le tasse locali sui redditi personali e sulle imprese per sanare i loro deficit", il tutto in un nuovo impianto statale che punta al federalismo.