Tremonti: "Il taglio ai parlamentari è solo l'aperitivo"

Michela Ravalico

Coi tempi che corrono, tra il salvataggio della Grecia e i tagli generalizzati alla pubblica amministrazione varati da Spagna e Portogallo, è normale che anche in Italia la tensione sulla prossima manovra finanziaria sia alta. Ma il ministro delle finanze, Giulio Tremonti, rassicura: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Al termine dell'Ecofin, durante la conferenza stampa, Tremonti ha illustrato alcune idee sulla prossima manovra, senza entrare nei dettagli tecnici. Riforma del sistema - La manovra che l'Italia si accinge a varare "deve essere una correzione non solo dei conti, ma del sistema. Se si costruisce bene una correzione, c'è anche una cifra etica", sostiene Tremonti. Il ministro ha ribadito l'impegno dell’Italia a "ridurre il debito pubblico perchè rappresenta un fattore di distorsione, ma noi non vorremmo che gli altri continuassero con gli antichi vizi di debito privato".Pensioni - Tremonti si è soffermato sul tema delle pensioni, una delle voci a cui potrebbe ricorrere il governo per migliorare i conti pubblici: "Se lei mi chiede (risponde a un giornalista in conferenza stampa ndr) se stiamo stravolgendo il sistema pensionistico le dico di no, perchè funziona bene. Abbiamo il sistema previdenziale più stabile d'Europa". Gli stipendi dei politici - Il ministro dell'Economia ha commentato anche la proposta lanciata da Roberto Calderoli di tagliare lo stipendio di ministri e parlamentari del 5%, come ha fatto il neo primo ministro David Cameron: "Ho sentito parlare di tagli agli stipendi dei parlamentari dell'ordine del 5%. Mi viene da sorridere. Per me è solo un aperitivo». Tasse - "Non aumenteremo le tasse e non ci saranno interventi sui più deboli": ha aggiunto ancora Tremonti. "Non metteremo le mani in tasca ai cittadini - ha sottolineato il ministro dell'Economia - ma ridurremo la spesa pubblica lì dove è meno produttiva e dove non ha un effetto recessivo". Gli unici che dovranno peroccuparsi, minaccia il ministro, "sono i falsi invalidi e gli evasori".