Berlusconi."Lascerei il Milan, ma se perdo popolarità?"
Se non fosse per il prestigio, Berlusconi rinuncerebbe al Milan. Secondo il settimanale "A" in edicola domani, infatti, il premier nonché presidente rossonero avrebbe più di una volta pensato di abdicare dalla conduzione del Diavolo. Il problema non sarebbe però l'affetto che lo lega alla società di via Turati da ben 24 anni, bensì le ripercussioni in materia di popolarità che ne conseguerebbero. "Non è una decisione facile. Quando ho venduto Kakà, ci ho rimesso tre punti alle Europee", avrebbe detto Berlusconi ai suoi uomini durante una delle cene a Palazzo Grazioli. "Inoltre con questa crisi economica non è facile individuare un acquirente. Ma questo è un aspetto che riguarda tutti. Tutte le squadre europee dovranno avere gestioni austere e anche noi andremo avanti in questo modo. Il mio Milan ha fatto la storia e nessuno lo deve dimenticare". Ma il futuro? "Purtroppo io non so che fare dopo il no di Marco Van Basten", confidando anche i dubbi tecnici sulla conduzione della società, la cui panchi potrebbe essere affidata al duo Galli-Tassotti, con Paolo Maldini in un nuovo ruolo da dirigente. Arriva però immediatamente la rettifica di Silvio Berlusconi, il quale smentisce le frasi trapelate dal settimanale "A". In una nota il PdL fa sapere che "tutte le frasi del Presidente Berlusconi riportate dal settimanale 'A' e riprese dalle agenzie di stampa sono prodotto di fantasia. Si rileva in particolare che il Milan non ha mai contattato il signor Marco Van Basten per il ruolo di allenatore". Inoltre, nessuna tentazione di cessione del Milan per il Presidente del Consiglio, saldo alla guida della società di via Turati. Smentita o no, del futor del Milan si parlerà questa sera durante la cena a Villa Gernetto. In questa occasione, Silvio Berlusconi e l'ad Adriano Galliani approfondiranno il rebus dell'allenatore, oltre alle strategie commerciali per la prossima stagione.