L'ombra di un serial killer su Roma
Potrebbe esserci un serial killer che si aggira indisturbato all’ombra del Colosseo. Dieci omicidi in dieci mesi non hanno infatti ancor aun colpevole, dopo essere stati attribuiti inizialmente a morte naturale, incidenti stradali o complicanze cliniche. È di queste ore la svolta, che lo vorrebbe invece compiuti per mano di una stessa persona, un serial killer appunto. Si tratterebbe di un assassino seriale, che studia le sue vittime, riuscendo, almeno fino ad oggi a sfuggire agli inquirenti. Eppure qualcosa deve averlo tradito, se è vero che le dieci morti, finora rimaste insolute – cold case, come si usa definirli – potrebbero presto rivelare l’omicida. Il team romano dei “casi freddi” avrebbe infatti trovato similitudini inquietanti per il luogo, la dinamica, l'età anziani, in un filo rosso che condurrebbe a un sospettato, che avrebbe ormai i giorni contati, se non addirittura forse le ore. Sembrerebbe infatti che gli investigatori siano giunti alla soluzione e che tengano d’occhio un sospettato. Al secondo piano della questura di Roma i casi freddi sono stati uniti in un unico faldone, e quattro investigatori della III sezione omicidi si sono serviti della biologia forense, dell'informatica, delle analisi del Dna. Rassicurazione - Nessun pericolo per la comunità, nessun allarme sociale nè panico giustificato per il cosiddetto 'serial killer invisibilè , che avrebbe ucciso almeno dieci persone, tutte anziane, nell’arco di dieci mesi nell’hinterland romano. Fonti investigative assicurano che sono adottati tutti gli accorgimenti necessari per mettere il presunto 'serial killer' in condizione di non nuocere e perchè non si verifichino più episodi delittuosi.