Brunetta: clima, folle piano Ue

Silvia Tironi

Non ci sta il ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta alle accuse lanciate in materia di clima dall'Ue. "L'Europa ha poco da bacchettare perchè 20-20-20 è una follia. Per le imprese e per i Paesi. Quella posizione", ha sottolineato il ministro, è una follia. Soprattutto per un Paese manifatturiero come l'Italia che ha un'intensità e una densità di imprese superiore alla media europea, perchè il nostro Paese trarrebbe svantaggi". "L'Italia", ha aggiunto Brunetta, "bene ha fatto a rallentare i processi decisionali anche perchè sarebbero costati dieci miliardi di euro in più al 2020. Non ce lo possiamo permettere e non è giusto. Noi vogliamo un ambiente pulito. Vogliamo controlli di tipo ambientale che non uccidano le nostre imprese e le nostre famiglie". Al fianco di brunetta si schierail presidente del Senato Renato Schifani che, a differenza del capo dello Stato Napolitano che aveva avvisato della necessità di tenere conto dell'ambiente, ha detto: "L'Europa, consapevole del pericolo che incombe sull'economia reale, trovi una sintesi su temi altrettanto importanti, come quello della tutela dell'ambiente, ma sicuramente meno emergenziali rispetto alla crisi finanziaria e al rischio di recessione''.  "Penso che lunedì a Bruxelles la Prestigiacomo troverà una mediazione con il commissario europeo", ha aggiunto Schifani e a proposito dei costi: "È giusto rifarsi a conti rigorosi e non addomesticati, ci sono invece  tabelle che vengono interpretate diversamente dal governo e dalla commissione ma penso che sia corretto attestarsi ad una valutazione che sia sui massimi dei costi per rispettare l'intesa non dimenticando una realtà di fondo e cioè che abbiamo un periodo con una recessione internazionale di crisi dei mercati finanziari che rischia di, speriamo di no, trasferirsi anche sull'economia reale". E auspica "che l'Unione Europea possa trovare, consapevole del periodo, un momento di alta sintesi su temi altrettanto importanti come quello dell' ambiente, ma sicuramente meno emergenziale rispetto ad una crisi che incombe". Ma il ministro non si è limitato a parlare di ambiente da Buttrio (Udine), dove partecipa a una convention della Danieli. Circa la crisi dei mercati finanziari, Brunetta spiega come "le crisi qualche volta fanno bene. Ripuliscono l'aria". Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta ha poi invitato tutti ad avere "calma e gesso. Per gli investitori  questa è una buona occasione, nel senso che ci sono prodotti finanziari a bassissimo prezzo e a tanto valore. È il momento insomma di comprare. Per quanto riguarda gli indebitati i tassi di interesse diminuiranno, necessariamente diminuiranno. La Bce ha cominciato già a tagliare i tassi di riferimento, pertanto il futuro non può che essere positivo. Bisogna ancora superare le turbolenze di queste settimane però i segnali sono straordinariamente positivi. L'Europa è coesa a livello internazionale c'è coesione e consapevolezza. Le crisi, insomma, ogni tanto fanno bene. Ripuliscono l'aria".  Brunetta invita poi le banche a fare il loro dovere e promette vigilanza e attenzione da parte dello Stato. "Passata la biriana", conclude, "il ubblico deve abbandonare le banche".