Napoli, poliziotti e ladri di prosciutti

Eleonora Crisafulli

Sono accusati di peculato e falso in atto pubblico undici agenti di polizia arrestati stamani dai loro colleghi. I destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, poliziotti antiscippo della sezione Falchi presso la squadra mobile della questura di Napoli, sono stati condotti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. I provvedimenti di custodia sono stati richiesti dai pubblici ministeri Paolo Sirleo e Maria Sepe ed emessi dal Gip di Napoli, Claudia Picciotti. Secondo quanto è emerso dalle ricostruzioni dei fatti, gli agenti avrebbero redatto un falso verbale in occasione di un intervento, avvenuto il 20 febbraio scorso, in cui sono stati arrestati cinque rapinatori. La pattuglia era intervenuta dopo la segnalazione di un assalto a un camion carico di prodotti alimentari. Il verbale dell'azione sarebbe, quindi, stato falsificato per poter permettere agli agenti di poter trattenere parte del carico, prevalentemente formato da prosciutti.  Al momento sono in corso le indagini della Procura per capire se si sono verificati episodi analoghi in precedenza. In una nota ufficiale la questura dice: «Le indagini sono state avviate d'iniziativa da parte di quest' ufficio che, a seguito di un controllo sui verbali redatti dagli operanti, aveva rilevato delle anomalie che lasciavano trasparire la non regolarità di un intervento che aveva consentito l' arresto in flagranza di reato di cinque rapinatori. A seguito delle risultanze d' indagine la locale Procura della Repubblica ha richiesto l'emissione di provvedimenti restrittivi al giudice che ha approvato nella sua completezza il quadro probatorio e le responsabilità accertate».