Orrore al parco acquatico

Eleonora Crisafulli

A provocare la morte dell'addestratrice trascinata sott'acqua da un'orca lo scorso 24 febbraio sono stati i capelli troppo lunghi della vittima. Lo ha rivelato un rapporto della polizia, che ha lasciato ancor più inorriditi gli americani e, in particolare, i visitatori del Seaworld di Orlando, che hanno assistito alla tragedia. Secondo la ricostruzione di un collega della quarantenne Dawn Brancheau, l'allarme scattò quando la chioma dell'addestratrice finì nella bocca dell'orca. Dopo pochi secondi, la vittima, già trattenuta e strattonata dall'animale, riuscì a liberarsi e risalire verso la superficie, ma l'orca la spinse per altre due volte sotto il livello dell'acqua, fino a uccidere Dawn. “Cena con l'Orca” è il titolo dell’esibizione che si sarebbe dovuta svolgere di lì a poco. Ma Tillikum, l’orca assassina, improvvisamente balzò fuori dall'acqua, per giocare, trascinando l'addestratrice nella vasca. Una testimone scioccata riferì che la donna aveva appena finito di spiegare il numero in programma, quando l’animale la afferò: «È stato violentissimo. L'orca si è lanciata in aria, poi si è girata, ha afferrato l'addestratrice per la vita e ha cominciato a scuoterla. Una delle sue scarpe è volata in aria». Ambulanze e vigili del fuoco erano arrivate sul posto nell'arco di cinque minuti ma troppo tardi per salvare Dawn. Tillikum, un maschio di 30 anni, aveva già ucciso, prima nel 1991 al Sealand of The Pacific in Canada e poi nel 1998 quando un uomo, probabilmente un senzatetto, aveva scavalcato la recinzione del parco ed era stato ritrovato l'indomani nudo e senza vita sulla schiena dell'animale.