Dal 2013 i liquidi tornano in cabina

Monica Rizzello

Sono passati quasi 10 anni dalla fatidica data dell’11 settembre 2001, che sconvolse gli Stati Uniti e il mondo intero. Da allora le norme antiterrorismo sono diventate più rigide, sull’onda della psicosi derivante dall’attacco alle Twin Towers. E prendere un aereo è diventato sempre più complicato. Molti di noi, infatti, da quella data di settembre, hanno notato la difficoltà di portare a bordo anche solo il dentifricio. Del resto, fin dall'inizio, le autorità britanniche e statunitensi affermarono che l'ordigno esplosivo utilizzato per sopraffare il personale e i viaggiatori dei voli da dirottare fosse "una bomba liquida". Con il tempo, questa ipotesi fu smentita, ma la paura rimase. Così, il diktat anti liquidi in aereo divenne “legge”. La situazione, però, potrebbe presto cambiare. Da fine aprile 2013, infatti, i liquidi nei bagagli a mano a bordo degli aerei non saranno più off-limit. Lo ha annunciato oggi la Commissione europea, sottolineando che entro quella data, gli aeroporti dovranno disporre di una tecnologia affidabile in grado di rilevare l’eventuale presenza di sostanze esplosive sottoforma di liquidi, polveri sottili o gel. "Si tratta di semplificare il più possibile i controlli di sicurezza peri passeggeri", ha spiegato in un comunicato il commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas. “È una buona notizia per i passeggeri, anche se non è per domani - gli ha fatto eco la sua portavoce - Questa misura era una fonte di frustrazione per il passeggeri". I Paesi dell’Ue hanno dato il loro assenso a questa nuova scadenza a febbraio. "Tutti gli aeroporti dovrebbero avere la capacità di verificare il contenuto dei liquidi, delle polveri sospese e dei gel" entro il 29 aprile 2013, aveva precisato la Commissione europea. Attualmente, i passeggeri in partenza dall’Ue possono portare in cabina flaconi o tubetti per un massimo di 100 ml. Delle eccezioni sono previste per i prodotti acquistati nei negozi degli aeroporti Ue.