Bossi: Silvio, fai fuori Fini
Dopo l'ultimo scontro interno al Pdl tra il premier Berlusconi e l'ex di An, Gianfranco Fini, il leader del Carroccio entra a gamba tesa nel dibattito, commentando come "un vulcano in eruzione" la grave situazione e l'insanabile frattura. Per Umberto Bossi siamo a un punto di non ritorno, "davanti a un crollo verticale del governo e probabilmente della fine di un’alleanza, quella tra il Pdl e Lega". Fini da ieri conta quasi niente, dentro il PdL: gli hanno dato retta in 11, Pisanu s'è astenuto. Undici uomini su 172: non ce n'è nemmeno per una corrente minuscola. Chiaro che Bossi oggi strigli Silvio: liberati di Fini, gli scrive. A conti fatti, la Lega conta molto di più. Ed è difficile dargli torto. L'invidioso Fini - Dalle pagine della "Padania", il senatùr accusa Fini, che, "invidioso e rancoroso per le nostre ripetute vittorie, ha rinnegato il patto iniziale e non ha fatto altro che cercare di erodere in continuazione ciò che avevamo costruito, attaccandoci. Fini invidioso e rancoroso per le nostre ripetute vittorie, ha rinnegato il patto iniziale e non ha fatto altro che cercare di erodere in continuazione ciò che avevamo costruitoHa lavorato per la sinistra comportandosi come un vecchio gattopardo democristiano: fingi di costruire, per demolire e non muovere nulla. In questo modo ha aiutato la sinistra, è pazzesco. Anzi, penso che sarà proprio la sinistra a vincere le prossime elezioni, grazie a lui. Fini è palesemente contro il popolo del Nord, a favore di quello meridionale", è "contro il nord e il federalismo. Per il centralismo dello Stato e il meridionalismo". La critica si estende anche al Cavaliere, che "avrebbe dovuto sbatterlo fuori subito, senza tentennamenti, invece di portarlo in tv, dandogli voce e rilievo, quella era la strada da seguire". Una nuova stagione - Oggi Bossi incontrerà Berlusconi per discutere di una nuova stagione: "Finita la stagione del federalismo, un concetto abbandonato, dobbiamo inziare un nuovo cammino del popolo padano. Una nuova strada ci aspetta e sarà una strada stretta, faticosa, difficile ma che potrebbe regalarci enorme soddisfazioni. Saremo soli, senza BerlusconiPurtroppo, oggi non ha più senso parlare di federalismo alla nostra gente che potrebbe sentirsi tradita da ciò che non siamo riusciti a fare. Una nuova strada ci aspetta e sarà una strada stretta, faticosa, difficile ma che potrebbe regalarci enorme soddisfazioni. Saremo soli, senza Berlusconi. La nostra gente non digerirà facilmente la mancata conquista del federalismo e noi, Lega, dovremmo comportarci di conseguenza. Berlusconi, quindi, diventerà il vero e unico baluardo anticomunista del Paese e prevedo che raccoglierà molti consensi". Lo scenario - La resa dei conti dentro il PdL non è ancora del tutto consumata. Silvio sta riflettendo su quel "Che fai , mi cacci?" detto da Fini ieri. Dopo l'incontro con Bossi la risposta potrebbe arrivare sonora. Federalismo subito - Sul federalismo, parlando ai cronisti, il senatùr ha precisato: "Non vogliamo gettare benzina sul fuoco ma la gente del nord è stufa marcia, basta ascoltare quel che dice per strada o alla radio. Riforme subito! Diciamo che il meccanismo del federalismo resta in piedi. Ma deve essere fatto subito! Non posso andare di fronte alla mia gente a dire che non stiamo realizzando quel cammino che avevamo intrapreso. E quello che sta accadendo frena le riforme. La gente del nord è stufa e lo ha fatto capire chiaramente. Tutto qui".