Allarme disoccupazione in Europa

Eleonora Crisafulli

La disoccupazione cresce e pone problemi sociali. A lanciare l'allarme è il Fondo Monetario Internazionale, che prevede per il 2010 un aumento dell'8,4% del tasso di disoccupazione in tutti i paesi avanzati. In particolare, per gli Stati Uniti si stima un tasso superiore al 9% per quest'anno, e tra il 9,4%, e l'8,3% per il prossimo. In Eurolandia si arriverà al 10,5% sia nel 2010 sia nel 2011. In Italia all'8,7% quest'anno e all'8,6% il prossimo. Per il Fondo nei paesi in cui è possibile «le politiche macroeconomiche dovrebbero continuare a sostenere la ripresa», oltre che «favorire la flessibilità dei salari e concedere aiuti adeguati ai disoccupati». La disoccupazione supera le stime e potrebbe risultare decisamente superiore anche «di una cifra compresa fra il 25% e il 50% rispetto ai numeri ufficiali». La crescita del Pil - Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il Pil italiano nel 2010, stimato allo 0,8 per cento (-0,2% rispetto a una stima precedente). Revisione in calo anche per il 2011, con una ripresa valutata all'1,2 per cento (-0,1% rispetto a stima precedente). Nel documento del Fondo l'inflazione è stimata all'1,4 per cento per il 2010 e all'1,7 per cento nel 2011, a livelli leggermente superiori a quelli dell'eurozona, rispettivamente +1,1 per cento nel 2010 e + 1.3 per cento nel 2011. Nel documento si sottolinea come a livello di eurozona la ripresa si preannunci graduale e diseguale: complessivamente la previsione è di una crescita del Pil dell'1 per cento quest'anno e dell'1,5 per cento l'anno prossimo.