I magistrati non vogliono lavorare in Sicilia e Calabria

Michela Ravalico

Niente da fare. Nonostante la scarsa offerta di lavoro, non ci sono magistrati disponibili per andare a lavorare nelle sedi cosiddette disagiate. Concentrate, soprattutto, nelle regioni del Sud come Sicilia e Calabria. Per oltre il 70% dei posti per magistrati offerti con l'ultimo bando pubblico indetto per far fronte alle gravi carenze di organico nelle procure d’Italia non ci sono state richieste. La situazione più grave si registra nel Sud: in Sicilia, dei 33 posti vacanti pubblicati, solo 7 verranno coperti, ed in Calabria solo 5 su 20. Il Csm, a questo punto, è deciso a dare il via ai trasferimenti d’ufficio, come prevede la nuova normativa, approvata alla fine di febbraio, messa a punto dal Guardasigili Angelino Alfano. "Il sistema dei trasferimenti su disponibilità è fallito - afferma Alfredo Viola, presidente della Terza Commissione del Csm -   dunque non ci sono altre possibilità rispetto ai trasferimenti  d'ufficio obbligatori". Palazzo dei Marescialli, invierà al Guardasigilli la lista dei posti vacanti definitiva, avviando un'interlocuzione con via Arenula. Il ministro dovrà indicare quali sedi coprire con priorità e poi toccherà al Csm valutare quali magistrati trasferire.