Ammenda di 20 mila euro per Totti

Monica Rizzello

Dovrà pagare un’ammenda di 20 mila euro il capitano della Roma, Francesco Totti, che durante il derby di domenica si era lasciato andare a un gesto condannato dal giudice sportivo. In particolare, il gesto del “pollice verso” rivolto verso la tifoseria avversaria è stato condannato dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel con questa motivazione: «Per avere, al termine della gara, rivolgendosi al settore occupato dai propri sostenitori (Curva Sud), alzato ripetutamente le mani con i pollici rivolti verso il basso, indirizzando in tal modo ai calciatori ed ai tifosi avversari un gesto platealmente provocatorio; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale». Le parole di Totti - Dalle pagine del Corriere dello Sport il capitano giallorosso firma un articolo in cui spiega che la sua esultanza «è stata solo quella di riprendere la coreografia della curva sud, che indicava il pollice verso», «un gesto d'intesa con i miei tifosi per la partita vinta», senza alcun intento «offensivo verso i laziali e verso i calciatori della Lazio stessa». Del resto, secondo Totti, è significativo che Paolo Di Canio, «che fa parte della storia del derby», abbia capito il senso di quel gesto, «tanto da aver ammesso di aver esultato in modo ben più pesante rispetto a me». «Qualcuno in campo mi può aver detto che sono finito o può avermi insultato e questo è avvenuto - scrive ancora Totti - ma fa parte dello sviluppo di una gara di calcio e per me quando è finita, è finito tutto». «Il derby è così, piaccia o no: vive di sfottò. A volte anche di offese pesanti, come alcuni striscioni esposti durante domenica e in altri precedenti. Ad esempio Totti come Rocca, offese verso la mia famiglia, oppure Vanigli santo. E mi risulta che i calciatori della Lazio avessero pronte magliette celebrative con la scritta “scudetto game over”. Ma io di questo non mi offendo e non mi offenderò mai». Il commento di Ranieri - «Il gesto di Totti? Capisco che i primattori sono quelli che entrano nelle case di tutti, ma gli sfottò nel derby ci sono sempre stati, soprattutto in quello romano». Così si esprime Claudio Ranieri sulle polemiche seguite al pollice verso rivolto da Francesco Totti ai tifosi giallorossi per festeggiare la vittoria sulla Lazio. «Ho sentito parecchie voci e mi è piaciuta quella di Di Canio, che fece un altro tipo di gesto», dice Ranieri nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di coppa Italia contro l'Udinese. «Se avessero vinto i laziali e avessero mostrato una maglietta con su scritto: “Scudetto game over”? Tutto fa parte dello spettacolo - osserva Ranieri - Francesco ha chiesto scusa e ora finiamola qui, almeno a Roma. È stata una bella partita, un derby vibrante pieno di pathos anche se forse non bello, ma io resto con questa immagine. La violenza c'è stata anche prima della partita senza nessun gesto, non attacchiamoci a queste cose», dice Ranieri. «Sono violenti, si danno appuntamento...aprissero il Circo Massimo o il Colosseo così si danno appuntamento là. Parliamo di stadi, ma se non cambiamo noi come società non cambierà nulla», conclude Ranieri.