Pedofilia, Benedetto XVI: "E' l'ora della penitenza"

Eleonora Crisafulli

E' giunta l'ora della penitenza per i cristiani. Così papa Benedetto XVI è tornato sullo scandalo dei preti pedofili, invitando religiosi e fedeli a fermarsi, riflettere e pentirsi. Nell'omelia della messa celebrata nella Cappella Paolina in Vaticano, con i membri della Pontificia Commissione Biblica, Ratzinger ha dichiarato: "Devo dire che noi cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza, che ci arriva troppo dura. Adesso sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza, riconoscere cioè ciò che è sbagliato nella nostra vita".  Occorre "aprirsi al perdono, prepararsi al perdono, lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza, cioè della purificazione e della trasformazione, questo dolore è grazia, perché è rinnovamento, è opera della Misericordia divina". La dittatura moderna - Il Papa ha poi denunciato il "conformismo" della società odierna come una forma sottile di dittatura, "per cui diventa obbligatorio pensare come pensano tutti, agire come agiscono tutti". La "sottile aggressione contro la Chiesa, o anche meno sottile, dimostrano come questo conformismo può realmente essere una vera dittatura". La liberazione dell'uomo, anche dall'obbedienza a Dio, teorizzata nei tempi moderni è solo un'illusione: "L'uomo sarebbe libero, autonomo, e nient'altro. Ma questa autonomia - avverte Benedetto XVI - è una menzogna, una menzogna ontologica, perché l'uomo non esiste da se stesso e per se stesso. E’ una menzogna politica e pratica, perché la collaborazione e la condivisione delle libertà è necessaria e se Dio non esiste, se Dio non è un'istanza accessibile all'uomo, rimane come suprema istanza solo il consenso della maggioranza. Poi il consenso della maggioranza diventa l'ultima parola alla quale dobbiamo obbedire e questo consenso - lo sappiamo dalla storia del secolo scorso - può essere anche un consenso nel male. Così vediamo che la cosiddetta autonomia non libera l'uomo". Le dittature sono sempre state "contro questa obbedienza a Dio. La dittatura nazista, come quella marxista, non possono accettare un Dio sopra il potere ideologico, e la libertà dei martiri, che riconoscono Dio sempre l'atto della liberazione, nel quale arriva la libertà di Cristo a noi".