Emergency, i tre italiani trasferiti a Kabul
L'inviato speciale per l'Afghanistan e il Pakistan del Ministro degli Esteri Franco Frattini, ambasciatore Iannucci, ha comunicato gioveì mattina che i tre italiani di Emergency fermati dalla polizia afghana sono stati trasferiti da Helmand a Kabul dove potranno, nella giornata di domani, essere visitati dall'Inviato speciale del Ministro e dall'Ambasciatore italiano a Kabul, Claudio Glaentzer. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Intanto, si fanno sempre più insistenti le voci su una possibile liberazione di Matteo Pagani. Dal ministero degli Esteri, però, si cheide anche cautela e moderazione dei termini. "Frasi e affermazioni polemiche come quelle del fondatore di Emergency Gino Strada non aiutano la difesa dei tre membri dell’ong arrestati da sabato scorso in Afghanistan con l’accusa di essere coinvolti in un complotto terroristico per uccidere il governatore della provincia di Helmand" ha ribadito oggi la Farnesina in un comunicato. La nota ribadisce "l'intensa azione diplomatica del Governo italiano, sostenuta dall’Onu, dall’Unione Europea, dai partner Isaf, perché i diritti dei tre connazionali arrestati siano pienamente garantiti". La Farnesina "conferma che i tre connazionali si trovano a Kabul e che domani in mattinata riceveranno la visita dell’ambasciatore d’Italia e dell’inviato speciale per l’Afghanistan, ambasciatore Iannucci, nel luogo di attuale custodia". Uno dei tre operatori di Emergency arrestati sabato, probabilmente Matteo Pagani, potrebbe essere presto liberato. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, durante l'audizione in commissione di Camera e Senato. I tre uomini, il chirurgo Marco Garatti, l'infermiere Matteo Dell'Aira e il responsabile della logistica Matteo Pagani Bonaiuti - prelevati sabato pomeriggio dall'ospedale di Lashkar Gah - sono ancora nella provincia di Helmand e potrebbero essere trasferiti a Kabul all’inizio della prossima settimana. "La prima fase della vicenda - ha detto Frattini - si potrebbe concludere questa settimana e i tre potrebbero essere trasferiti a Kabul all’inizio della prossima settimana". Inoltre, ha detto il ministro, "qualora non risultassero elementi di prova sul suo conto, uno dei tre potrebbe essere rimesso in libertà". Secondo quanto riferito dal direttore dell'Aise (ex Sismi), Adriano Santini, le accuse nei confronti di Pagani - tecnico della logistica dell'ospedale di Lashkar Gah - sarebbero più leggere rispetto a quelle che riguardano gli altri due medici, Marco Garatti e Matteo Dall'Aira. Berlusconi scrive a Karzai - Intanto oggi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha scritto una lettera al presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai, che gli sarà consegnata in giornata. Fonti diplomatiche italiane hanno spiegato che l’inviato del ministro degli esteri Franco Frattini, Attilio Iannucci, in arrivo a Kabul, consegnerà una missiva del premier italiano, insieme ad un "messaggio personale" del ministro Frattini. Strada: "Era ora"- "È ora che chi di dovere si dia una mossa. L’Italia ha tutti i mezzi per poter dire semplicemente consegnateci i nostri tre connazionali subito e in ottime condizioni". Così, il fondatore di Emergency, Gino Strada, commenta la notizia sulla lettera che Berlusconi (Oltreoceano per il convegno sul nucleare) ha inviato al leader afghano Karzai. "Questa è chiaramente una manovra politica per screditare il lavoro di Emergency. Da cittadino italiano e non da membro di Emergency - ha aggiunto il chirurgo - ritengo questa cosa molto offensiva per il nostro Paese. Chi dal nostro Paese riceve due milioni di euro al giorno, anche se sotto forma sbagliata, non può permettersi di trattare cittadini italiani in questo modo. Vogliamo renderci conto che è la prima volta che c'è una guerra internazionale e non c'è un giornalista che possa dire ai cittadini del mondo cosa sta succedendo? In qualche modo l'ospedale di Emergency funzionava come punto di osservazione". Frattini in commissione Camera e Senato - "Non sono soddisfatto della risposta che abbiamo ricevuto finora dalle autorità afgane" sulle accuse rivolte a tre operatori di Emergency, arrestati sabato a Lashkar Gah, nella provincia di Helmand. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, nel corso di un'audizione sul caso davanti alle Commissioni Esteri riunite di Camera e Senato. "Noi vogliamo conoscere la configurazione dell'accusa che viene mossa ai nostri connazionali", ha detto Frattini. I tre connazionali, sono stati "accusati di detenzione consapevole di esplosivi e di armi da guerra", e di "essere coinvolti in un complotto in due fasi", ha affermato Frattini, che prevedeva in una prima fase l’esecuzione di un attentato contro civili, e in una seconda fase un attentato suicida contro il governatore provinciale di Helmand, durante una visita organizzata nell’ospedale di Emergency. I tre non sono stati comunque "incriminati", ha precisato il ministro. Frattini ha confermato anche quanto già noto grazie al video di Ap pubblicato anche sul sito Libero-news.it, ovvero che forze militari britanniche dell'Isaf hanno partecipato all'arresto dei tre medici di Emergency. Il ministro ha spiegato che una "pattuglia di artificieri britannici" è arrivata sul luogo dell'arresto "per mancanza di personale specializzato" afghano a trattare il materiale sequestrato nell'ospedale. Le forze britanniche, ha sottolineato il ministro, sono intervenute perchè "chiamate dagli afghani".