Mamme e bambini: mortalità diminuita

Massimiliana Parigi

Secondo la ricerca condotta dal dottor Christopher Murray dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, il tasso di mortalità delle donne durante la gravidanza e il parto è diminuita del 34%, passando da 526.300 casi, registrati nel 1980, a 342.900 del 2008. "Per la prima volta, nel corso di una generazione, si assiste a un costante e positivo miglioramento" hanno dichiarato i ricercatori nel rapporto pubblicato dalla rivista The Lancet. La ricerca è stata condotta su 181 Paesi con un data base di 2.651 studi di mortalità materna, tenendo conto dei registri dell’anagrafe ai dati sul censo fino a sondaggi e studi autoptici.  Sei Stati - India, Nigeria, Pakistan, Afghanistan, Etiopia e Repubblica democratica del Congo – rappresentano da soli la metà delle morti materne, la maggior parte delle quali sono causate dall’Hiv. Particolarmente critici sono i dati raccolti in alcuni Paesi europei che registrano un aumento del tasso di mortalità materna: la Gran Bretagna per esempio si trova al 23esimo posto con un tassodi mortalità pari a quello che registrava venti anni fa, collocandosi in classifica dietro alle più povere Albania, Polonia e Slovacchia. Notizie estremamente positive per il Bel Paese, che con una percentuale di 3,9 decessi ogni 100mila nati vivi guida la classifica, al secondo posto la Svezia, mentre al terzo si trovano Lussemburgo e Australia.