La Lega: per i reati gravi
A poche settimane dalla strage di Castelvolturno, la Lega ha messo a punto due proposte di legge sulla custodia cautelare e sulle misure alternative alla detenzione. In sostanza, il Carroccio vuole garantire la certezza della pena e limitare la discrezionalità della magistratura. Mettiamo che Tizio sia stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per reati gravi come l’associazione a delinquere di stampo mafioso, l’omicidio, la riduzione in schiavitù e la tratta delle persone, il sequestro di persona a scopo di estorsione, lo sfruttamento della prostituzione minorile, la pornografia minorile, la violenza sessuale aggravata e la rapina a mano armata. Ecco, se si sospetta che Tizio ci sia ricascato non può finire ai domiciliari. Per lui si deve spalancare il cancello del carcere. È ovvio: il giudice deve ritenere sussitano esigenze di custodia cautelare. In altre parole, ci devono essere pesanti indizi a carico dell’indagato. In questo caso, però, secondo gli uomini di Bossi è necessario il massimo rigore. Chissà come la prenderanno gli alleati, che negli ultimi giorni (in Senato) hanno accusato qualche mal di pancia per gli emendamenti padani sulla sicurezza.... Matteo Pandini su Libero di venerdì