Calciopoli, Federcalcio non esclude nuovi procedimenti
La Federcalcio non intende opporsi all’acquisizione di nuove documentazioni nel quadro del processo penale di Napoli sullo scandalo Calciopoli, e non esclude la possibile apertura di nuovi procedimenti in sede di giustizia sportiva. Prima di prendere posizione circa i contenuti delle nuove intercettazioni (ASCOLTA L'AUDIO), diffuse dai legali di Luciano Moggi, la Figc aspetterà l’udienza in programma a Napoli il prossimo martedì. Tra sette giorni comunque, i legali di Moggi dovrebbero chiedere al tribunale di acquisire agli atti una prima tranche di intercettazioni, sbobinate dagli stessi avvocati. Al momento, i legali avrebbero trascritto 40mila delle 170mila conversazioni telefoniche non considerate nel procedimento sportivo e nel processo penale. Sui nuovi atti, in sede di giustizia sportiva, potrebbe tuttavia gravare la possibilità della prescrizione, che coprirebbe tutte le nuove documentazioni processuali precedenti il 30 giugno 2005. Il nuovo statuto federale, varato nel gennaio del 2007, fissa in otto anni i tempi per la prescrizione per società e persone. I presunti nuovi atti di Calciopoli sarebbero invece regolati dallo statuto precedente (tre anni per le società, sei anni per le persone). I nuovi sviluppi della vicenda hanno comunque portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Figc. Il procuratore Stefano Palazzi, che all’epoca dei processi sportivi a Calciopoli condusse le indagini, coordinando il team investigativo con Francesco Saverio Borrelli, ha iniziato a raccogliere materiale di stampa. Le nuove intercettazioni sono relative a conversazioni telefoniche che il designatore arbitrale Paolo Bergamo (già sanzionato dalla giustizia sportiva, è sotto processo a Napoli) ebbe con i vertici dell’Inter (Massimo Moratti ed il defunto Giacinto Facchetti) e con l’addetto agli arbitri del Milan, Leonardo Meani, anch’egli già sanzionato dalla giustizia sportiva, negli anni 2004 e 2005. Tra le nuove intercettazioni c'è anche una conversazione tra Meani e l’attuale designatore degli arbitri, Pierluigi Collina. L’Associazione Italiana Arbitri, al momento, ha deciso di non prendere posizione e di non commentare. La Federcalcio, in merito a Collina, ha scelto la stessa linea, anche se da filtra la volontà di cautela nei giudizi su “brandelli” di conversazioni telefoniche.