Ahmadinejad sfida l'Occidente

Eleonora Crisafulli

A poche ore dalle dichiarazioni di Obama sul nucleare, arriva la risposta di Mahmoud Ahmadinejad dalla città di Sirjan. Il presidente iraniano assicura che non si fermerà di fronte alle minacce del "collega" statunitense, anzi, più l’Occidente manifesterà la sua "animosità" verso l’Iran più il Paese "sarà determinato ad andare avanti". Minacce inefficaci - Ahmadinejad non usa mezzi termini e rivolgendosi alla comunità internazionale, a proposito di nuove sanzioni contro l'arricchimento dell'uranio, aggiunge: "Potete agitarvi quanto volete, potete tagliarvi la gola, saltare avanti e indietro, fare dichiarazioni e passare risoluzioni. Non fermerete il progresso e la ricostruzione della nazione iraniana". Obama come Bush - Il presidente iraniano non risparmia infine critiche dirette a Barack Obama, accusandolo di "non aver cambiato nulla" nella politica ostile all'Iran delineata dal suo predecessore, George W. Bush: "Il signor Obama è arrivato con l'annuncio di un cambiamento e noi lo abbiamo accolto con favore. Ma cosa è cambiato? Le pressioni sono sempre lì. Le sanzioni sono sempre lì. Le politiche in Iraq e Afghanistan sono sempre le stesse".