L'Italia non è la Francia

Eleonora Crisafulli

Le elezioni regionali "hanno chiarito un po' di cose sull'Italia: la più ovvia è che non è la Francia". Così il settimanale britannico "The Economist" commenta i risultati elettorali, la "performance forte" del presidente del Consiglio, riuscito là dove il francese Nicolas Sarkozy - sconfitto alle ultime elezioni - ha fallito. Le debolezze del Pd - In un articolo dal titolo "Il rimbalzo di Berlusconi" il settimanale osserva che "l'opposizione sembrava avere tutto a suo favore: gli scandali sessuali dello scorso anno, l’incapacità del Pdl di presentare le liste nel Lazio e una crisi economica che ha visto il Pil scendere del 5,1 % e ha cancellato 400mila posti di lavoro". Invece la maggioranza ha tenuto. Il Pd avrebbe perso invece per "l'incapacità di capitalizzare l’insoddisfazione di molti elettori, soprattutto giovani".  Il successo leghista - Non tutto è andato per il verso giusto: il grande successo della Lega "populista e xenofoba" e, nella corsa a sindaco di Venezia, la sconfitta del ministro Brunetta "che aveva progetti ambiziosi per salvare la città dal suo declino". Berlusconi "vedrà senz'altro questi risultati come un mandato per continuare gli attacchi ai magistrati e per rilanciare il suo progetto presidenzialista". Ma "quanto potrà andare avanti su questi due fronti dipende meno dall’opposizione che da Bossi".