Bersani: "Non canto vittoria, ma non parlo di sconfitta"

Michela Ravalico

Passata la nottata di festa e di lacrime, arriva il momento della riflessione. Il leader del Pd, Pierluigi Bersani, sta commentando in questi minuti il risultato elettorale. "Non canto vittoria, ma non parlo di sconfitta", sono le prime parole del capo dell'opposizione, che rivendica il buon risultato del suo partito. "Il Pd è l'unica forza politica, insieme alla Lega, che fa registrare una sostanziale tenuta rispetto alle Europee. Il dato del Pd va letto nel contesto di frammentazione del sistema politico. Rispetto alle europee registriamo l’avanzamento di un punto al netto delle liste civiche. Solo la Lega Nord avanza dello 0,9 rispetto alle Europee".    Astensionismo e voto di protesta - "Queste elezioni segnalano che un largo pezzo di società non si sente rappresentato dalla politica", dice Bersani a proposito dell'alto numero degli astenuti (in aumento di 8 punti percentuali rispetto alle passate elezioni regionali) e alla radicalizzazione del voto con il risultato straordinario del movimento di Grillo e dell'Idv. " Per noi rimangono fissi i nostri obiettivi: costruire un partito democratico sempre più come partito popolare, incentrato su lavoro imprese e famiglia ein vista della costruzione di un'alternativa positiva per un'esigenza di rinnovamento della politica". Non è vero che siamo fuori dal Nord. L'Emilia Romagna non è Nord? E la Liguria? E Venezia? E Lecco?" Sulla sconfitta di Bresso e Bonino - "Il risultato delle elezioni nel Lazio è stato come colpire un palo al 90esimo minuto, abbiamo perso per circa 77mila voti su un totale di 2 milioni e 700mila voti" è il commento sconsolato del leader Pd. Per quanto riguarda la Bresso, Bersani tiene a sottolineare che Bresso ha perso per soli novemila voti. "Dunque non si può parlare di clamorosa vittoria della Lega", conclude Bersani. L'Aquila a metà tra Pd e Pdl - "E' vero che all'Aquila abbiamo perso la provincia, ma abbiamo vinto nettamente nel comune e nei comuni del cratere del terromoto - spiega Bersani - dunque mi pare una strumentalizzazione dire che abbiamo solo perso in Abruzzo".   Il Pd non è fuori dal Nord - "Avreste scommesso che avremmo vinto al primo turno a Lecco, una delle capitali della Lega? E che avremmo vinto contro Brunetta a Venezia? Che saremmo stati avanti di 20 punti  Mantova con tre liste? La verità, al Nord, è che chi non voleva votare Berlusconi ha scelto la Lega". Per Bersani non è vera neppure la vulgata che il Pd è stato eliminato dal Nord. "In Piemonte abbiamo perso per novemila voti e poi la Liguria non è forse al Nord?E l'Emilia Romagna? E Venezia?".   Lo scontro con i grillini - Per Bersani, è evidente, Grillo e il movimento a 5 stelle hanno fatto perdere la Bresso in Piemonte, "disperdendo il voto".  Il leader del Pd, però, non chiude la porta al comico genovese. "Le liste del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo contengono un civismo con cui è utile cercare di confrontarsi anche se sono costate al centrosinistra la vittoria in Piemonte - dice Bersani  - Sono un universo nuovo in cui c'è sicuramente anche un'esigenza di civismo con cui confrontarsi al di là degli scontri". Grillo sul blog - Meno concilianti i toni di Beppe Grillo. Nel suo blog, il comico, scrive "in sole 5 regione mezzo milione di italiani ha votato per il Movimento 5 stelle. E' solo l'inizio di un percorso".  Su Bersani, il leader del movimento scrive, "è il portavoce, sempre più afono, di D'Alema" mentre sulla scelta dei candidati è "come salire su un ring con il braccio destro legato dietro la schiena". E ancora, scrive Grillo, "Bersani ha dichiarato: l'inversione di tendenza c'è tutta, si vede dalla conquista della maggioranza delle regioni. Rimuovetelo al più presto da segretario, delira, come ha delirato sulla Tav, sugli inceneritori, sulla gestione pubblica dell’acqua". E sul risultato elettorale, Grillo non nasconde il suo orgoglio:  "Il Movimento non ha avuto nessuna copertura da parte dei   Bersani ha dichiarato: l'inversione di tendenza c'è tutta, si vede dalla conquista della maggioranza delle regioni. Rimuovetelo al più presto da segretario, delira, come ha delirato su Tav, inceneritori, gestione pubblica dell’acqua.telegiornali della Rai: Tg1, Tg2, Tg3 e Rainews24 (dati Agcom). Per la  maggioranza degli italiani non è esistito. Ora esiste, ha un   programma, 60.000 iscritti, consiglieri regionali sicuramente in Piemonte e in Emilia Romagna. E' un Movimento di proposte, con un programma, di giovani, di condivisione, di incensurati. Non è di   destra, nè di sinistra: è avanti. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene): Noi neppure", conclude Grillo. (GUARDA IL VIDEO DEL BLOG DI BEPPE GRILLO) />