Cei: "Rimorso per gli errori di alcuni"
I vescovi italiani sono pronti a collaborare con i magistrati nelle indagini sui casi di pedofilia nella Chiesa. Lo ha annunciato in un comunicato la Cei, al termine del Consiglio episcopale permanente. I vescovi "concordano sul fatto che il rigore e la trasparenza nell’applicazione delle norme processuali e penali canoniche sono la strada maestra nella ricerca della verità e non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati". Nel comunicato la Cei esprime inoltre "sgomento, senso di tradimento e rimorso" per "gli errori di alcuni", associandosi "all’atteggiamento fermo e illuminato di Benedetto XVI che, senza lasciare margini di incertezza né indulgere a minimizzazioni, invita la comunità ecclesiale ad accertare la verità dei fatti, assumendo nel caso i provvedimenti necessari". "Ancora una volta - si legge in conclusione - è stata confermata l'esigenza di un'accurata selezione dei candidati al sacerdozio, vagliandone la maturità umana e affettiva oltre che spirituale e pastorale. Si è pure sottolineato il valore del celibato, che non costituisce affatto un impedimento o una menomazione della sessualità, ma rappresenta, specialmente ai nostri giorni, una forma alternativa e umanamente arricchente di vivere la propria umanità in una radicale donazione a Cristo e alla Chiesa".