Borsa, interviene la Bce
"Occorre subito un G8". Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush non ha dubbi: la crisi che ha colpito il mondo finanziario deve essere risolta al più presto. Ed è indispensabile che tutte le forze politiche scendano in campo. Così il capo della Casa Bianca ha contattato il premier italiano Silvio Berlusconi, il presidente della repubblica francede Nicolas Sarkozy e il premier britannico Gordon Brown: "Serve un summit dei leader sull'economia". Che, in via straordinaria (data la straordinaria situazione) potrebbe essere convocato entro la fine dell'anno. Intanto gli occhi sono tutti puntati sulla riunione dei ministri finanziari degli otto Paesi più industrializzati del mondo prevista per la fine settimana. Secondo la portavoce del presidente americano, i colloqui di Bush con i vari capi di Stato sono stati incentrati soprattutto sulle varie misure che gli Stati Uniti stanno prendendo "per portare stabilità ai mercati e su quanto sia importante che tutti i Paesi lavorino insieme per trovare soluzioni coordinate ai problemi comuni che stiamo affrontando". Al più presto la Casa Bianca si metterà in contatto anche con il cancelliere tedesco Angela Merkel. Dal canto suo l'Ecofin ha bocciato l'idea di istituire un fondo Ue per salvare le banche, sostenuta da Francia, Italia e Olanda. I ministri delle Finanze europei riuniti a Lussemburgo hanno tuttavia concordato "dei principi comuni Ue" che guideranno l'azione dei Paesi membri contro la crisi finanziaria. Primo: gli interventi dovrebbero essere rapidi e temporanei. Secondo: verrà riposta particolare attenzione agli interessi dei contribuenti. Terzo: gli azionisti dovrebbero sopportare le conseguenze degli interventi. Quarto: i governi dovrebbero essere in condizioni di cambiare il menagement. Quinto: i menagement non dovrebbero mantenere benefici non dovuti e i governi potrebbero avere il potere di intervenire sulle remunerazioni. Tra i principi concordati inoltre, al sesto punto, i ministri sostengono che il legittimo interesse dei concorrenti deve essere protetto, in particolare attraverso le norme sugli aiuti di Stato. L'ultimo principio prevede l'impegno a evitare i negativi effetti di rovesciamento. I ministri si sono detti inoltre d'accordo "per coordinare in modo molto stretto tutte le azioni e a tenere in considerazione i potenziali effetti transfrontalieri delle decisioni nazionali". Inoltre l'Ecofin per proteggere gli interessi dei risparmiatori nella stabilità del sistema "sottolinea la necessità di un approccio che includa, tra gli altri strumenti, la ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie vulnerabili, rilevanti dal punto di vista sistemico". Intanto la Banca Centrale Europea ha annunciato di aver aumentato da 25 miliardi a 50 miliardi di euro il volume dell'asta aggiuntiva di rifinanziamento a lungo termine (scadenza a sei mesi), già preannunciata lo scorso 4 settembre. L'asta sarà organizzata l' 8 ottobre, con un ammontare massimo delle richieste di 5 miliardi. A favore delle banche commerciali, invece, per sopperire all'instabilità dei mercati finanziari, la Bce ha iniettato sul mercato 250 miliardi euro come prestito settimanale, con l'interesse del 4,99%. La mossa segue il prestito da 190 miliardi di euro con interessi del 4,96% di una settimana fa, perchè vista 'incertezza dei mercati mondiali Le banche sono riluttanti a prestarsi soldi fra di loro. In aggiunta al prestito settimanale la Bce ha anche pompato 50 miliardi di dollari nel sistema di scambi interbancari per alleggerire la pressione delle banche a corto di dollari.