Milano, gallerista fatto a pezzi

francesca Belotti

Il corpo di un uomo fatto a pezzi è stato trovato nel pomeriggio nel naviglio Alzaia Pavese. I pezzi si trovavano in sacchetti di plastica. Su posto Vigili del Fuoco e agenti della questura di Milano. Si tratta di un noto gallerista milanese, Giovanni Shubert. Si tratta di un dei più noti galleristi di via Visconti di Modrone, nel pieno centro del capoluogo lombardo. C'è un fermo: si tratta di un giovane di 36 anni che in questo momento si trova in stato di fermo in attesa di essere interrogato dal pm di turno. Sarebbe stato lo stesso fermato a indicare il luogo dove trovare il corpo del gallerista. L'omicidio, secondo le prime informazione, sarebbe avvenuto per motivi di interesse. Entrambi si occupavano di opere d'arte, in particolare di quadri d'autore. Schubert sarebbe stato ucciso a mani nude e poi il cadavere è stato fatto pezzi. Indagine di falsi-   Giovanni Schubert era rimasto coinvolto, e poi assolto, nell'ambito di un'operazione dei carabinieri del Reparto operativo tutela patrimonio culturale di Roma e Napoli che avevano sgominato un'organizzazione specializzata nella contraffazione di dipinti di noti artisti, tra cui Mario Schifano e Mario Sironi. Schubert, 76 anni era titolare della galleria 'Arte Borgognà. Le indagini furono coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Il gallerista milanese, che fu arrestato con altre due persone, era accusato di aver allestito mostre antologiche di noti artisti con quadri contraffatti, presentandole con eleganti depliant illustrativi. Le indagini erano scattate dopo il sequestro di numerosi quadri presentati ad una mostra su Schifano, allestita nella Reggia di Caserta, da uno degli arrestati. Accuse che poi caddero in dibattimento.