Obama: "Riforma sanitaria per tutti"

Maria Acqua Simi

Barack Obama continua la strada verso la sua riforma della sanità. E dice a chiare lettere di non volere "nessuna politicizzazione della riforma. Il presidente Usa quest'oggi ha poarlatoa durante il vertice alla Blair House con i leader del Congresso. "Questa non deve essere una battaglia ideologica" ha aggiunto il , che ha invitato democratici e repubblicani a trovare ''punti di consenso'' per portare l'America alla riforma. "La riforma della sanità riguarda tutti, non solo chi non ha la mutua".  La riforma, nonostante la grande confusione dei media europei, non porterebbe la sanità pubblica negli Stati Uniti, ma pur mantenendo un sistema interamente privatizzato introdurrebbe nuove regole per ridurre i costi delle prestazioni mediche ed estenderebbe l'assistenza a 31 milioni di americani, sui circa 50 milioni che oggi ne sono privi. Non un'impresa semplice, tuttavia. Obama spera di sbloccare il negoziato, non tanto con i repubblicani, che continueranno a fare muro contro muro, ma tra le diverse correnti del partito democratico, alla Camera e al Senato. Il presidente ha davanti a sé due strade: vincere le resistenze della sinistra dei democratici e far approvare alla Camera il testo passato al Senato, senza modifiche. Oppure affidare al Senato il compito di utilizzare lo strumento parlamentare della riconciliazione, per il quale basterebbe una maggioranza relativa e non quella rafforzata di 60 voti richiesta dall'iter ordinario.