Intercettazioni: solo fango
Il diritto alla riservatezza e alla privatezza fanno parte delle libertà fondamentali. Lo afferma il presidente del consiglio Silvio Berlusconi a proposito della pubblicazione delle intercettazioni sui giornali. "Partono solo secchiate di fango e si risolveranno solo in secchiate di fango perché non ci sono reati che emergono con certezza - aggiunge il premier - Siamo già tutti sottoposti al controllo dei telefoni. È oggi è uno stato di polizia. È un sistema barbaro". Il premier è furente. A rendergli l'umore ancora più nero, contribuiscono le voci insistenti sulle divisioni interne al Pdl. E infatti il Cavaliere smentisce categoricamente l'esistenza di malumori all'interno del partito. Tutto quello che viene fuori sui giornali su scontentezze interne è pura fantasia Alla presenza di due dei tre coordinatori del Pdl, Denis Verdini e Sandro Bondi, in occasione della presentazione del movimento «Motori della libertà» guidato dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha dichiarato "Tutto quello che viene fuori sui giornali su scontentezze interne è pura fantasia". All'interno del PdL, assicura Silvio, "si lavora insieme con assoluto affetto" anche con "discussioni molto franche", ma "non c'è alcuna preoccupazione per il futuro immediato e per quello più lontano". Sempre in occasione della presentazione del movimento della Brambilla, Berlusconi ha inviato un videomessaggio registrato. Sulle regionali ha fatto polemica con la Sinistra: "Le prossime elezioni in tredici regioni sono un test nazionale, una scelta di campo tra noi e loro, tra il governo del fare e la sinistra delle chiacchiere». «Noi siamo il governo delle riforme e delle emergenze - sottolinea - loro sono la sinistra che dice solo no. Il nostro messaggio è di ottimismo, il loro di pessimismo ed autolesionismo". Poi parlando del programma del centrodestra per le regionali ha detto: "Le nostre città hanno bisogno di più alberi, l'Italia deve essere, come è già stata, il giardino dell'Europa". La replica di Bersani - L'abbinamento tra fango e intercettazioni, per Bersani, merita solo una battuta. "Se bisogna togliere il fango chiami la Protezione civile, faccia un'ordinanza", ha detto il segretario del Pd.