Apple contro il sesso
Battaglia di Apple contro il sesso. Circa cinquemila applicazioni per iPhone sono state rimosse dalla casa di Cupertino a causa di «un aperto contenuto sessuale». A riportare la notizia, pronta a generare un diffuso malcontento, è il sito americano Tech Crunch, secondo cui «l'esatta natura del bando non è chiara». La decisione della Apple ha messo in allarme molti programmatori e non solo gli ideatori dei programmini sexy. Il sito rileva che, al momento di scrivere, su iTunes erano ancora disponibili numerose "apps" osé, ma a un controllo successivo ogni contenuto spinto era sparito. Secondo Jon Atherton, programmatore responsabile per l'app Wooble, il divieto riguarderebbe addirittura immagini di donne in bikini o parole allusive a contenuti sessuali. Un portavoce ha poi spiegato: «Ogni volta che riceviamo proteste da parte del pubblico sui contenuti di un app le esaminamo con attenzione e, se è il caso, la rimuoviamo dal negozio». Intanto aumenta il livello della protesta. I possessori di iPhone ritengono che il controllo esercitato dalla casa madre sia eccessivo e reclamano anzi la creazione di un "quartiere a luci rosse" nei negozi Apple.