Bersani ai cattolici: non vi piace il Pd? Fuori

Albina Perri

I cattolici si sono scocciati. E finalmente dicono chiaro al Pd che non si può candidare una radicale come Emma Bonino e poi pensare di rimanere in una casa comune. Ma lui, Bersani, non fa una piega: non vi piace la casa comune? Quella è la porta. Pier Luigi Bersani  ha voluto replicare così alle critiche mosse dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. La goccia, l'uscita della teodem Paola Binetti dal partito di sinistra. Per i cattolici le questioni etiche sono centrali. Ma il Pd non ha intenzione di mollare la visione laica della vita per far contenti loro. E' chiaro, Bersani. "Le culture del Pd non possono vivere da separate in casa. Piaccia o no, non è questo il nostro progetto", ha detto Pier Luigi Bersani, della serie: se vi va bene bene, se no ciao. Il leader Democratico difende il sostegno a Emma Bonino, dicendo che "non trovo giusto negare in premessa ad una personalità come Emma Bonino, senatrice eletta nelle nostre liste, la capacità di interpretare l’insieme di un programma di coalizione". Ed è proprio questa la frase che il direttore Marco Tarquinio riprende per osservare, nella risposta pubblicata in calce, che quello dell’esponente Pd-Radicale è un programma "incompatibile con altri e in ogni caso certamente affinato con aperta e spesso aspra ostilità verso la visione cristiana della vita e dei rapporti sociali".  "Tutte le culture - rileva Bersani - devono via via riconoscersi nei muri portanti della casa comune". Replica Tarquinio: "Decidere di fare di un simile contributo un 'mattone' del muro della casa comune del Pd significa fare una scelta pesante e precisa. Che, infatti, sta producendo, contraccolpi, crepe e lacerazioni".  Noi ci siamo permessi di sottolineare che le sottovalutazioni, le sufficienze, si pagano. E ne restiamo convinti  "Lei, segretario - prosegue il direttore di Avvenire - ha accettato senza batter ciglio l’autocandidatura della fedelissima compagna di battaglia anticattolica di Marco Pannella e, qui sopra, difende di nuovo la corsa di colei che ha più volte esaltato come 'una fuoriclasse', definendo 'ingiusto' il giudizio di chi non riconosce a Bonino la 'capacità di interpretare un programma di coalizione'. Ma il nome e la storia di Emma Bonino 'sono' un programma. Un programma, onorevole Bersani, incompatibile con altri, per più di un aspetto anche con quello alla base dell’idea di sinistra che lei punta a rivitalizzare e rappresentare".   La chiusura della lettera del direttore del quotidiano cattolico fa dunque riferimento a "scelte" e "contraccolpi" dicendo: "Liberi tutti di valutare gli uni e le altre, a maggior ragione chi le subisce. Noi ci siamo permessi di sottolineare che le sottovalutazioni, le sufficienze appunto, si pagano. E ne restiamo convinti".