Vancouver, doppio bronzo azzurro
Due bronzi per l’Italia a Vancouver. Dopo la delusione di Fabris finalmente le prime medaglie sono arrivare, il ghiaccio è rotto. Bronzo per Alessandro Pittin nella combinata nordica e per Armin Zoeggeler nello slittino. Alessandro Pittin ha vent'anni da pochi giorni, la sua è la medaglia più giovane in assoluto nella storia di questo strano matrimonio tra salto e sci nordico. Pittin friulano della Carnia, terra di gente abituata alla parola sacrificio, abita a 5 chilometri dai Di Centa. Non ha scelto la combinata nordica perché era troppo scarso nel fondo o nel salto. Con i piccoli sci da ragazzino vinceva molto, ma è stato un amico del padre che l'aveva visto divertirsi a saltare con gli sci da discesa a suggerire di buttarsi dal trampolino. Un miracolo italiano fatto di talento per uno sport che conta solo 60 praticanti e pochi soldi. Il futuro è tutto di Alessandro. Armin Zoeggeler intasca la quinta medaglia in altrettante Olimpiadi, non a caso lo chiamano "il cannibale": in questa stagione ha scalato il podio 26 volte in 28 gare questa compresa.