Dresda, neonazisti e antifascisti in piazza
A 65 anni dal bombardamento che rase al suolo Dresda, neonazisti e antifascisti scendono in piazza per manifestare. Alle 14.45 circa 1300 attivisti di estrema destra si sono raccolti nel quartiere di Dredsen-Neustadt per la tradizionale “marcia funebre” in onore delle vittime. Gli altri, in diecimila secondo gli organizzatori, hanno formato una catena umana con l’intento di impedire ai neonazisti l’accesso alla piazza. Come ha spiegato Stefan Thiele, portavoce dell’organizzazione “Dresda senza fascisti”, l’obiettivo della contromanifestazione è stato raggiunto e, grazie all’azione congiunta di politici, sindacalisti e artisti della città, “la marcia neonazista non ha assunto le dimensioni che ha avuto in passato”, quando il movimento di destra raccoglieva migliaia di adesioni. Il bombardamento - Durante la Seconda Guerra Mondiale, nelle notti del 13 e 14 febbraio 1945, le aviazioni alleate bombardarono Dresda, uccidendo oltre 25mila abitanti e radendo al suolo la città simbolo del barocco tedesco, nonché importante centro economico, militare e di trasporto. L’attacco della Royal Air Force britannica e della United States Army Air Force statunitense è considerato una delle azioni militari più devastanti della guerra.