Why Not, chiesta condanna a 18mesi per Loiero

Michela Ravalico

I sostituti procuratori generali di Catanzaro, Eugenio Facciolla e Massimo Lia, al termine della requisitoria nei confronti di 40 imputati per l'inchiesta Why Not che si celebra col rito abbreviato, hanno chiesto la condanna ad un anno e sei mesi per abuso d'ufficio per il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero (nella foto). I pg hanno chiesto complessivamente 21 condanne a pene variabili da sei mesi a quattro anni e sei mesi e 19 assoluzioni. La pena più pesante è stata chiesta per Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle Opere della Calabria e principale imputato. Per lui i pg Eugenio Facciolla e Massimo Lia, che ha svolto la prima parte della requisitoria, hanno chiesto quattro anni e sei mesi per associazione per delinquere, concorso in abuso d'ufficio e corruzione. L'accusa ha chiesto anche la condanna dell'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, a due anni e due mesi per truffa e abuso d'ufficio. Chiesta l'assoluzione invece per Sergio Abramo, candidato del centrodestra alle elezioni regionali del 2005 che fu sconfitto da Loiero.