Iniziativa contro la violenza sulle donne

Monica Rizzello

Gli utenti di YouTube hanno risposto positivamente all’iniziativa contro la violenza sulle donne, con 6 milioni di visualizzazioni sul canale www.youtube.com/actionforwomen.  Il concorso Action for Women per aspiranti registi di 11 Paesi europei - Italia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Polonia, Russia, Spagna e Svezia - è nato per raccontare in un cortometraggio inedito, visibile su You Tube, il grave problema sociale della violenza contro le donne. L’iniziativa è stata presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, con la madrina d’eccezione Michelle Hunziker e l’On. Deborah Bergamini, deputata PDL e membro del Consiglio d’Europa, in collaborazione con Cinecittà Luce e CSC Production. L’11 febbraio la competizione ha reso pubblici i suoi finalisti, dopo un grande coinvolgimento della rete: 2600 iscritti, 516 corti inviati, 340 ammessi in concorso. Scatta ora l’ultima fase di selezione per i dieci finalisti, scelti da alcuni grandi nomi della regia italiana e internazionale, come il belga Jaco Van Dormael, presidente della giuria, Giuseppe Tornatore, Francesca Comencini, Renata Litvinova e Roberta Torre; dal critico cinematografico Enrico Magrelli, dall’On. Deborah Bergamini e da Seda Pumpyanskaya del Consiglio d’Europa. La passa passa nuovamente agli utenti YouTube: tra l’11 e il 28 febbraio, la community potrà votare i corti ammessi in finale e decidere i vincitori di Action for Women, che verranno annunciati il 4 marzo 2010. Il vincitore sarà premiato con la proiezione del suo corto alla 67° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia a settembre 2010. Il secondo classificato potrà fare uno stage di otto settimane presso l’Archivio di Cinecittà Luce. Il terzo, uno stage di otto settimane alla società di Produzione del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC Production) di Roma.   Per testare il livello di conoscenza del tema da parte degli utenti di YouTube, inoltre, sul canale di Action for Women è stato lanciato anche un sondaggio, a cui in Italia hanno preso parte circa 600 utenti. L’indagine evidenzia come ben il 67% di chi ha risposto conosca donne che hanno subito violenza (sia essa fisica o verbale). La community italiana, con quasi il 38% di risposte, ha evidenziato la disinformazione sui maltrattamenti che avvengono dentro le mura domestiche. Il 25% dei partecipanti al sondaggio ha indicato come un fenomeno ancora sommerso anche la discriminazione femminile sul posto di lavoro, seguita da quella sociale o culturale (21%), e dalle attenzioni persecutorie note col termine inglese stalking (sulle quali circa il 17% ritiene vi sia insufficiente informazione). Per quasi la metà di chi ha risposto, le donne non denunciano gli abusi soprattutto per paura dell’aggressore (44%), ma anche per la vergogna (27%), e la percezione di una carenza di tutela da parte della legge (23%), più che per il timore di un coinvolgimento in cause legali (solo il 6%). Infine, oltre il 50% dei partecipanti al sondaggio chiede allo Stato pene più severe per questi reati, in modo da indurre le donne a denunciarli. Secondo il 20% bisognerebbe istituire più centri di ascolto pubblici, mentre per il 19% la soluzione è un corpo di polizia speciale dedicato. Solo l’8% ritiene che bisognerebbe organizzare convegni sul tema. “Il progetto Action for Women su YouTube è nato nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema sociale così rilevante”, ha commentato Giorgia Longoni, Direttore Marketing Google Italy. “Chiunque abbia visitato il canale, abbia preso parte al concorso video o più semplicemente abbia risposto al sondaggio, ha collaborato a tenere alta l’attenzione sul problema. In particolare, ci ha fatto piacere constatare che l’Italia ha risposto con entusiasmo, confermando come YouTube sia un’importante piattaforma di dibattito sociale”.