Morgan escluso da Sanremo
Morgan è stato escluso dal Festival di Sanremo. Il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, d'intesa con il Direttore Generale, Mauro Masi, dopo aver consultato il direttore artistico del Festival Gianmarco Mazzi, ha deciso l'esclusione del cantante Morgan dalla 60° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo a seguito di un'intervista in cui il cantante dichiarava di fumare crack. "Ora sono traumatizzato", ha detto Morgan dopo aver appreso la notizia. "In questo momento - dice il cantante - ho bisogno di pensare e di riflettere. Chiedo a tutti di rispettarmi". L'intervista a Porta a Porta - "Ci tenevo tanto a fare Sanremo ma a questo punto non ci voglio più andare. Se la Rai ha preso questa decisione, sto alle loro decisioni. Non sono qui per Sanremo. Stiamo parlando di un problema grave che riguarda tutti: Morgan e Sanremo sono meno importanti". L’affermazione spiazzante di Morgan arriva durante la registrazione puntata di Porta a Porta dedicata alla sua esclusione dal festival, ma più in generale alla piaga della tossicodipendenza. "Ho ben presenti i valori della vita, ne sono ben conscio. Ho letto sui giornali di coca party. Io non ho mai partecipato a un coca party, mi fa schifo", ha aggiunto il cantante. La vita di Morgan non è mai stata semplice. Dalla depressione legata al suicidio del padre, al suo singolare rapporto con le droghe. La tv è fatta da gente cattiva. Un esempio? Maria De FilippiMorgan non ha paura di svelarsi : “Il fatto che me ne vada da X Factor alla fine toglierà un peso di dosso a tutti. La tv è fatta da gente cattiva. Tipo la De Filippi”, dice il musicista, che spiega: “Cattiveria intesa come sete di potere, di numeri, di soldi e pubblicità. Un capitalismo sfrenato che ha perso di vista qualsiasi senso dell'esistere. Ha fatto cose cattive anche contro di me, lo sai? Ora che Berlusconi ha infarcito la Rai di scagnozzi, la De Filippi comanda pure lì”. Potrebbe ripensare ad un eventuale ritorno al talent show di Raidue “solo se accetteranno – spiega Morgan - la mia richiesta: voglio essere sia giudice che direttore artistico. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivoMa credo che sia una proposta a perdere. Io sono un artista, e quindi ingestibile. Loro non vogliono artisti. Sono gente di potere”. Chiunque abbia lavorato con lui in tv non perde occasione per raccontare le volte che si è presentato strafatto agli studi Rai, gli viene fatto notare: “Perchè io sono trasparente. La gente parla di me perchè sono aperto, e così si sentono in diritto di non rispettare la mia privacy”. Di solito succede proprio per via della coca. “Dipende - risponde l’ex presentatore di X Factor- La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo sotto forma di crack perché non ho voglia di tirare su l'intonaco dalle narici. Me ne faccio di meno, ma almeno è pura”. E ancora: “Io non ho mai conosciuto nessuno che ci sta dentro come me a farsi le basi. Ti sembro uno schizzato? Ne faccio un uso quotidiano e regolare”. Poi sul suicidio di suo padre: “Lasciamolo in pace... Mi dispiace tanto, poverino... è stata la depressione, problemi di soldi. Sicuramente la depressione è nata quel giorno. E anche la mia follia”. E conclude: “Sai cosa mi salva veramente? Mangio un sacco di frutta....”. Giovanardi- "Si curi"- "Più che esibirsi a Sanremo, sarebbe utile che questo Morgan potesse ricoverarsi in una comunità di recupero per tossicodipendenti per vedere e toccare con mano i disastri provocati dal consumo di cocaina". Sono le dure parole del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze Carlo Giovanardi. "Purtroppo non è vero che personaggi come Morgan non siano gente di potere - spiega Giovanardi - Esaltando l’uso della droga questo 'signorè condanna a morte giovani ingenui e sprovveduti che si distruggeranno per la sua irresponsabile sete di pubblicità". "Grande - conclude Giovanardi - è anche la responsabilità di chi offre palcoscenici a simili personaggi vanificando l’azione preventiva ed educativa della famiglia, della scuola degli educatori e di tanti artisti e campioni dello sport che si sono prestati gratuitamente per campagne contro l’uso della droga". Bersani- Diamogli un'altra possibilità. "Certamente ha dato un cattivo insegnamento, ha sbagliato, ma non possiamo massacrarlo: dobbiamo dargli un’altra possibilità", ha detto Pierluigi Bersani, segretario del Pd.