Coelho: "Blair è un criminale di guerra"
«Tony Blair è un criminale di guerra». L’accusa diretta all’ex premier britannico arriva dallo scrittore Paulo Coelho. Il brasiliano critica la decisione del governatore di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, che ha assunto Blair come consulente per l'organizzazione delle Olimpiadi del 2014. Una guerra illegale - Lo scrittore si oppone. E, riferendosi al conflitto in Iraq, sotto esame della commissione d'inchiesta Chilcot in Gran Bretagna, incalza: Ha le mani sporche di sangue dei soldati inglesi«Pagheremo con i soldi dei contribuenti un irresponsabile che ha dichiarato una guerra illegale. Io ho accettato di far parte del comitato che ha contribuito a far scegliere Rio come sede per le Olimpiadi per gli atleti e per la città, non per gli assassini». Mi vergogno come brasiliano - Ai microfoni di un'emittente televisiva ha ammesso di aver provato vergogna come brasiliano quando ha visto la maglietta «così simbolica» di Rio 2014 essere consegnata a «un criminale di guerra». Secondo Coelho, «Blair contribuirà solo a far perdere prestigio a Rio e al Brasile: neanche in patria è rispettato, come mediatore in Medio Oriente è stato un disastro, ha perso l'incarico a causa della guerra in Iraq e ha le mani sporche del sangue dei soldati inglesi». L’autore di numerosi best sellers ha ricordato infine che proprio durante il governo Blair venne ucciso nella metropolitana di Londra un giovane brasiliano di Rio, Jean Charles, ritenuto dalla polizia britannica un terrorista mediorientale.