Tremonti: fisco ingiusto, serve riforma
Tremonti torna sulla riforma fiscale. La vuole fare, dice, ma non a piccoli rattoppi. La questione è tanto seria che o si affronta in maniera organica, o si lascia stare. Le aliquote alte, poi, vanno ritoccate: sono un alibi per chi vuole evadere le tasse. «Credo nella riduzione delle aliquote e nel coinvolgimento in modo serio dei Comuni» nella lotta all'evasione, ha detto il ministro dell'Economia a Telefisco, iniziativa de 'Il Sole 24 Ore'. «È una minoranza - ha aggiunto - che dichiara redditi sopra i 100.000 euro mentre la vendita di auto di classe elevata è quattro volte tanto. Un sistema con aliquote così elevate è un alibi per non pagare le tasse. Se tu paghi la metà, io continuo a chiederti il doppio, così tu paghi almeno la metà». «È arrivato il momento in Italia e in Europa per una riforma fiscale che ci allinei al nuovo secolo. Non credo che la via giusta sia quella dei piccoli rattoppi interni ma inutili per rimettere a posto o fare il body building ad una specie di ectoplasma che accumula elementi di ingiustizia con elementi di inefficacia». Il fisco ora, ha evidenziato il ministro, «è ingiusto e inefficace, prende troppi soldi da una parte, fa perdere troppo tempo alle imprese, i cittadini pagano tanto e non hanno idea di a chi pagano e soprattutto che cosa ricevono».