Gates: "Caro Silvio, tu trascuri i poveri"

Eleonora Crisafulli

L’Italia è «uno dei paesi più tirchi tra quelli europei negli aiuti allo sviluppo dei paesi poveri». A lanciare l'accusa è uno degli uomini più ricchi del mondo, Bill Gates. Nella lettera annuale della fondazione benefica che gestisce insieme alla moglie, il padre della Microsoft scrive: «L'Italia era già tra i paesi europei che versavano di meno, anche prima che il governo Berlusconi fosse al potere. Ora però sono stati tagliati quei pochi fondi di più della metà e l'Italia è diventata uno dei paesi più taccagni tra i donatori europei». Il fondatore della "Bill and Melinda Gates Foundation" spara a zero contro il premier e il governo italiano «particolarmente tirchio». Il governo italiano vuole risanare il proprio bilancio sulla pelle dei poveri, in modo vergognosoGates si accoda al cantante inglese Bob Geldof nella denuncia lanciata nei mesi scorsi: «Bob aveva ragione quando disse che il governo italiano vuole “risanare il proprio bilancio sulla pelle dei poveri, in modo vergognoso”. Ho incontrato personalmente Silvio Berlusconi a giugno per sollecitare un maggiore sostegno, ma non ho avuto successo. Tutto ciò è motivo di grande delusione visto che ancora penso che il popolo italiano voglia essere generoso come i popoli degli altri paesi». Lettera al premier - Bill Gates rincara la dose nel corso di alcune interviste alla stampa tedesca: «Nella comunità internazionale c'è solo un paese che ha ridotto gli aiuti allo sviluppo e questo è l'Italia», inserito nella «lista della vergogna». Il fondatore della Microsoft ha raccontato di aver anche scritto una lettera a Berlusconi: «Caro Silvio, mi dispiace che ti devo rendere la vita così difficile, ma tu trascuri i poveri di questo mondo e non credo che gli elettori italiani siano d'accordo con i tuoi tagli». Nel corso di un'intervista ha inoltre criticato l’atteggiamento dei ricchi che «spendono molto di più per i loro problemi personali, come la calvizie, che per la lotta contro la malaria». Paesi europei - Nella lettera Gates, nella veste di filantropo, dopo aver bocciato il Belpaese, promuove Svezia, Norvegia e Danimarca, considerati i paesi più generosi del mondo, con una percentuale di aiuti superiore allo 0,7% del loro Pil, soglia richiesta dalle Nazioni Unite. Positivi anche Germania, Spagna e Regno Unito. Nota di demerito invece per la Francia, in calo rispetto agli anni precedenti.