Gelmini sposa nella notte

Mariastella Gelmini e Giorgio Patelli sono marito e moglie. Nella notte il ministro dell’Istruzione si è sposata con l’imprenditore bergamasco al Comune di Sirmione. La cerimonia è stata celebrata dal sindaco Alessandro Mattinsoli alla presenza dei fratelli e testimoni Cinzia e Giuseppe e di alcuni parenti dello sposo. Questa mattina parenti e amici hanno partecipato a una seconda cerimonia, seguita da rinfresco e pranzo, a Villa Ansaldi, sul lago di Garda. Sono intervenuti tra gli altri anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Bonaiuti e il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. Il premier a Villa Ansaldi - Per il presidente del Consiglio, la cerimonia è stata «bellissima e molto semplice, come Mariastella». Per la seconda volta il sindaco di Sirmione, Alessandro Mattinsoli, ha rivolto gli auguri agli sposi, elogiando in particolare la Gelmini, al punto che Berlusconi interpellato ha detto in tono scherzoso : «Se parli così bene del ministro perché non te la sei sposata tu?». Tornando serio, il premier ha rivolto i suoi auguri alla sposa «preparata e determinata», sottolineando di essere felice di averla nella sua squadra. Il capo del governo durante il pranzo, ha più volte chiesto ai 45 invitati, in gran parte amici e parenti della coppia, un hip hip hurrà. Ha poi cantato in francese un brano di Charles Aznavour e raccontato alcune barzellette: la più gradita è stata quella con lui protagonista, che dopo aver «sistemato» l'inferno e il purgatorio, sale in paradiso e dopo un colloquio con il Padreterno viene visto da santi e beati con Dio che dice «Capisco la società in paradiso, non capisco perché dovrei fare io il vicepresidente». Quanto ai regali, gli sposi hanno chiesto agli invitati di fare una donazione ad un orfanotrofio di Addis Abeba, ma il premier, a quanto si apprende, ha voluto regalare alla sposa anche un prezioso collier. Il ministro Gelmini è in dolce attesa: la bambina nascerà ad aprile e si chiamerà Emma.