D'Alema sulla poltrona del Copasir

Albina Perri

 D'Alema ha avuto il suo scranno. Martedì sarà nominato ufficialmente nuovo presidente del Copasir, il Comitato per la sicurezza della Repubblica. La nomina è stata anticipata dal presidente usciente, Francesco Rutelli: "Con la designazione di Massimo D’Alema al Copasir in sostituzione di Emanuele Fiano le mie dimissioni diventano esecutive", ha detto. Il Comitato per la sicurezza della Repubblica "si riunirà martedì prossimo per l’elezione del nuovo presidente".  Rutelli resterà comunque membro del Copasir. Il Copasir finora si è mostrato più interessato a fare le pulci ai magistrati e ai funzionari dello Stato che hanno indagato sui servizi che non all'accertamento della verità La nomina non piace all'Idv di Di Pietro: sono preoccupati del fatto che la nomina sottintenda un qualche tipo di inciucio del Pd con il Pdl. «C'è da augurarsi che la nuova presidenza del Copasir sia diversa da quella di Francesco Rutelli, a maggior ragione se a gestirla sarà Massimo D'Alema», ha detto l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris, secondo il quale Rutelli «si è mosso in piena identità di vedute con il Pdl». «Il Copasir finora si è mostrato più interessato a fare le pulci ai magistrati e ai funzionari dello Stato che hanno indagato sui servizi che non all'accertamento della verità. La mia preoccupazione -aggiunge De Magistris- è che non vi sia ancora uno scambio, in un momento così delicato in cui il premier sta piazzando la giustizia al mercato della politica». Quella di D'Alema, dice De Magistris, è una «candidatura autorevolissima, ma parliamo dell'uomo che in passato ha già lavorato, in Bicamerale, per favorire una trattativa con Berlusconi e una riforma della giustizia che certo non rafforzava la magistratura. E a D'Alema -conclude De Magistris- rivolgo l'invito a tenere d'occhio le deviazioni, neanche troppo coperte, all'interno dei servizi. Occorre un cambio di rotta rispetto alla gestione che lo ha preceduto».