Niente candeline per Obama

francesca Belotti

Un compleanno senza candeline per Obama. Da un anno alla casa bianca per il presidente non ci sarà nulla da festeggiare. Quando un anno fa Obama diventa presidente la disoccupazione è al 7,8 per cento. Un anno dopo è al 10 per cento. Non c’è la luce per festeggiare  neanche nella lotta contro il terrorismo. Dopo il flop del volo di Natale, arrivano anche trentamila soldati in più e ancora ieri i Talebani mettono in atto un “Tet” in miniatura nel cuore di Kabul. E in Pakistan gli Usa vanno avanti, solo minacciando quello che non possono: tagliare i fondi al governo. E non c’è chiarezza neppure in Medio oriente. “Non tutte le promesse di cambiamento sono state mantenute”. Ammette Obama, celebrando il suon primo compleanno e aspettando il risultato delle elezioni in Massachussets, se il seggio senatoriale che era di Ted Kennedy va ai repubblicani, Obama rischia prematuramente di non avrebbe più in Senato i voti che impediscono alla destra l’ostruzionismo. E ogni fiammella si spegne anche tra le mura amiche. Gli americani hanno paura delle tasse perchè sanno che il paese si è indebitato. Dimenticano troppo facilmente che il debito è servito ad impedire la bancarotta, non solo delle banche ma di tutta l’economia. Come ogni opinione pubblica tendono a volere tutto e gratis: vogliono una nuova politica energetica, la green economy. Ma Obama dice loro, tramite il Congresso, quanto costa mantenere l’impegno alla riduzione delle emissioni preso a Copenaghen. E “non capiscono” la riforma della Sanità, perché a buona parte degli americani sembra soprattutto un costo. E anche nei sondaggi Obama decolla con il suo “we can”. Stando ai sondaggi cresce il fronte dei delusi da Obama, colpevole, secondo il 32 per cento degli intervistati di non saper gestire l'economia e di aver messo a punto un pacchetto di stimoli che non funziona.