Ragù alla bolognese, il più taroccato
Il mondo chiama "alla bolognese" ogni intruglio che sia rosso e con la carne. Il termine è tra i più taroccati della cucina italiana: è usato, in tutti i continenti, come condimento degli spaghetti secondo una ricetta che spopola nel mondo, ma che non è certo quella originale, ed è del tutto sconosciuta in Italia. La tagliatella al ragù, insomma, è l'alimento peggio copiato del mondo. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale delle Cucine Italiane (International Day of Italian Cuisines - IDIC) del 17 gennaio dedicata alle tagliatelle alla bolognese, dopo le precedenti due edizioni dedicate rispettivamente agli Spaghetti alla Carbonara e al Risotto alla Milanese. Un evento che - sottolinea la Coldiretti - coinvolge centinaia di cuochi, in oltre 70 paesi, impegnati a cucinare simultaneamente il famoso piatto, per dire no ai taroccamenti e alle falsificazioni della cucina e dei prodotti italiani nel mondo. L’elenco dei partecipanti alla Ola delle Tagliatelle al Ragù bolognese è aggiornato continuamente su www.itchefs-gvci.com. All'estero per bolognese si intende un condimento con sugo di pomodoro e polpettine (meatballs) Dedicare la giornata mondiale delle cucine italiane alle tagliatelle alla bolognese ("tagliatella day") significa riaffermare l’identità storica di uno dei piatti più gustosi della tradizione emiliana le cui origini risalgono al medioevo, ma anche - precisa la Coldiretti - fare definitivamente chiarezza su una invenzione per stranieri, molto diffusa all’estero ma completamente sconosciuta in Italia, come gli spaghetti alla bolognese, che indicano un condimento con sugo di pomodoro e polpettine (meatballs). Un combinazione inesistente nella realtà gastronomica nazionale che tuttavia è molto gettonata all’estero come negli Stati Uniti o in Inghilterra dove gli spaghetti alla bolognese sono stati addirittura indicati come piatto preferito, secondo un recente sondaggio su 700mila persone effettuato dal sito wwwww.tourchlocal.com. Il campione della tagliatella (che riporta le misure esatte, secondo la tradizione) è depositato dal 16 aprile 1972 alla Camera di Commercio di Bologna e prevede che la larghezza della tagliatella bolognese "cotta e servita in tavola" corrisponde alla 12270ma parte dell’altezza della Torre degli Asinelli e, precisamente alla misura di circa 8 millimetri. Tale larghezza a cottura corrisponde alla larghezza di millimetri sei e mezzo-sette al momento del taglio, a seconda della durezza della pasta.