Sci, violento incidente: un morto e un ferito
Un violento incidente sulle piste da scii di Bormio (Sondrio) è costato la vita a un turista di 30 anni, cittadino della Repubblica Ceca. L’uomo ha perso la vita in uno scontro con un connazionale, che è rimasto ferito in modo non grave ed è stato ricoverato all'ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio). L'incidente è avvenuto poco dopo le 15 sul tracciato bianco “Bimbi al sole”, a 2.500 metri di quota, quando i due sciatori, componenti di una comitiva in vacanza nella località termale dell'Alta Valtellina giunta nei giorni scorsi dal Paese dell'Est Europa, sono entrati in collisione da due traiettorie opposte. Entrambi, secondo le notizie filtrate sino a questo momento sulla tragedia, avevano il casco, quindi l'impatto deve essere stato molto violento, forse in conseguenza dell'elevata velocità. Per uno dei due non c'è stato nulla da fare, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione da parte dell'equipe medica dell'eliambulanza inviata sulle piste dal 118 di Sondrio. Il pm di turno alla Procura di Sondrio, Stefano Latorre, informato dell'accaduto dalla Polizia intervenuta con gli addetti alla sicurezza degli impianti, ha poi autorizzato il trasporto a valle della salma. Quattro giovani originari di Roma, due uomini e due donne, sono stati invece ritrovati dopo tre ore di affannose ricerche, a circa due chilometri di distanza dalle piste dell'Aremogna: i quattro, sciatori poco esperti, si erano avventurati in un pericoloso fuori pista, mentre stava scendendo una fitta nebbia. Hanno perso l'orientamento fino a giungere nel territorio del Comune di Scontrone (L'Aquila), località nel versante del Parco nazionale d'Abruzzo. A dare l'allarme sono stati gli stessi ragazzi che, intuito il pericolo, hanno telefonato al 112 di Castel di Sangro (L'Aquila) chiedendo aiuto. Immediatamente, sono scattate le ricerche, alle quali hanno partecipato le squadre di sciatori della polizia, della guardia di finanza e dei carabinieri. Si è alzato anche un elicottero della Sifatt, la società che gestisce gli impianti di risalita, che ha partecipato attivamente alle ricerche dei ragazzi. I quattro sono stati ritrovati infreddoliti e impauriti e sono stati riportati alla base degli impianti. Dopo essere stati identificati dalla polizia, i giovani sono stati multati per essersi avventurati nel pericoloso fuori pista, nonostante i numerosi cartelli di divieto.