Belgio, arrestato insegnante pluriomicida
Il professore belga, che nella notte tra il primo e due gennaio scorso ha ucciso una coppia di giovani fidanzati di 18 e 20 anni, ha confessato di essere anche l'autore dell'omicidio, avvenuto tre anni fa, di un'altra ragazza di 18 anni. Lo ha riferito oggi il procuratore del re di Lovanio, Ivo Carmen, titolare dell'inchiesta. Ronald Janssen, detto Ronny, 38 anni, insegnante di disegno tecnico, amato e rispettato da allievi e colleghi, la settimana scorsa è finito in carcere con l'accusa di aver ucciso con numerosi colpi di arma da fuoco Shana Appeltans, 18 anni, e il suo fidanzato Kevin Paulus, 20 anni. I due corpi furono ritrovati nella notte all'interno della loro auto, data alle fiamme, ad Hasselt, cittadina ad una sessantina di chilometri da Bruxelles, nelle Fiandre. Ronny, divorziato e con due figli di 8 e 11 anni, messo alle strette dalla polizia, ha confessato di aver ucciso i due giovani perché l ragazzo lo avrebbe «assillato». L’uomo, abitante nel paesino di Loksbergen, nella provincia belga del Limburgo, era considerato da colleghi e studenti un bravo professore di disegno industriale, perfino simpatico. In carcere, Ronny ha confessato anche il rapimento e l’omicidio di Annick Van Uytsel, una giovane di 18 anni scomparsa nell'aprile 2007. Come scrivono i media locali, gli inquirenti temono che «non si sia che all'inizio della scoperta di una lunga serie di crimini», al punto che «Ronald Janssen potrebbe essere peggio di Dutroux», scrive il quotidiano fiammingo “De Standard”. Janssen è stato arrestato dopo il ritrovamento dei cadaveri di Shana Appeltans, 18enne sua vicina di casa, e del suo ragazzo Kevin Paulus, 22 anni. I due erano stati uccisi e la loro auto data alle fiamme. «Kevin mi molestava», si è limitato a dire per giustificare il crimine. Nel fine settimana, Janssen ha confessato anche l'omicidio della 18enne Annick Van Uytsel, scomparsa dopo una festa nell'aprile 2007 e ritrovata morta in un canale, dove il suo corpo, chiuso in un sacco di plastica, era trattenuto sul fondo da grosse pietre. Quando la 18enne Annick scomparve, il 27 aprile 2007, alcuni testimoni avevano fatto riferimento all'insegnante, che aveva partecipato alla stessa festa alla quale la ragazza era stata vista per l'ultima volta. Inoltre, un'antenna vicina all'abitazione di Ronald Janssen aveva captato l'ultimo segnale del Gsm di Annick. Ma all’epoca questa pista fu scartata: «L'uomo non aveva un profilo tale da essere perseguito, e nessuno nel suo entourage immaginava che potesse essere capace di simili cose», si è difeso il procuratore, Ivo Carmen, titolare dell'inchiesta, dando la notizia della confessione degli omicidi. La personalità apparentemente tranquilla di Janssen, e la sua abilità nel cancellare ogni sua traccia nell'omicidio di Annick fa pensare che l’uomo potrebbe aver ucciso altre volte: «L'omicidio di Annick era perfetto, così perfetto che nessuno può credere che sia stato il primo», ha scritto il quotidiano di lingua olandese “De Standard”. La confessione resa agli inquirenti di Lovanio da Ronald Janssen, ha infatti richiamato alla mente la vicenda del serial killer Marc Dutroux, arrestato nel 1996 e processato nel 2004, che abusò e uccise quattro ragazze di età compresa fra gli 8 e i 19 anni. In Belgio torna quindi la paura del serial killer alla Dutroux: gli inquirenti temono che si possa trattare solo delle prime scoperte di una lunga lista di crimini. Già si fa il nome di un altra giovane donna scomparsa un anno dopo l'omicidio di Annick. Anche Tamara Morris fu ritrovata, priva di vita, in un bosco della zona.