Berlusconi da Gheddafi

Albina Perri

Silvio Berlusconi e Gheddafi hanno firmato l’accordo di cooperazione tra Italia e Libia a Bengasi. Un’intesa siglata sotto la tenda del leader libico che non ha mancato di suscitare le polemiche della comunità italiana nel Paese africano. Il governo si ripromette di risarcire l’ex colonia con 5 miliardi di dollari in 25 anni ed in cambio Gheddafi promette di collaborare per fermare l’ondata di immigrati che dalle coste libiche attraversa il Mediterraneo, destinazione Italia. “La firma di questo trattato ha una portata storica e chiude definitivamente la pagina del passato”, ha detto Berlusconi. Per il premier il trattato “deve mettere fino a 40 anni di malintesi: c’è un riconoscimento completo e morale dei danni inflitti alla Libia da parte dell’Italia durante il periodo coloniale”. Tra gli investimenti previsti, la costruzione di un’autostrada che colleghi Tunisia ed Egitto, alloggi, borse di studio per studenti libici e pensioni di invalidità per i mutilati dalle mine anti-uomo poste dall’Italia durante il secondo conflitto mondiale. Berlusconi consegnerà a Gheddafi la statua della Venere di Cirene, che fu scoperta da archeologi italiani nel 1913 e da allora custodita al Museo nazionale romano. “Siamo increduli e sdegnati”, fanno sapere gli eredi della vecchia comunità italiana a Tripoli. In una nota dell’Associazione italiani rimpatriati dalla Libia, che da 38 anni chiede una legge per porre fine al contenzioso sui beni confiscati da Gheddafi ai nostri connazionali, si legge: “Avrà Berlusconi, di ritorno da Bengasi, un sussulto di dignità, di umanità e di rispetto, riuscendo a dare una risposta personale ai ventimila cittadini italiani che fino ad ora hanno invano reclamato un idoneo stanziamento da parte del loro Governo, a chiusura del contenzioso per i beni confiscati da Gheddafi in violazione di un accordo internazionale?”. Tra i due leader, invece, sorrisi e abbracci. Berlusconi ha pure colto l’occasione per mostrare a Gheddafi le foto dei nipotini pubblicati da alcune riviste italiane durante l’estate. In una c’è la moglie Veronica che tiene in braccio Alessandro, il figlio di Barbara Berlusconi. Il Cavaliere ha ricevuto in dono un abito bianco di lino, Gheddafi un leone d’argento con la testa apribile: all’interno un calamaio con le penne che i due hanno utilizzato per siglare il trattato.