Svizzera, polemiche dopo voto
È polemica in Svizzera, dopo il voto del popolo elvetico che, da ieri, vieta la costruzione di nuovi minareti per la comunità islamica locale, composta oggi da oltre 400.000 musulmani. E sul progetto del minareto di Langenthal approvato nel canton Berna nel 2006, cioè ben prima del voto di ieri, promettono battaglia. Si dicono pronti a portare avanti il caso fino al Tribunale federale e alla Corte europea dei diritti dell'uomo, come indicato dal legale dei promotori, Daniel Kettiger. Sono in molti a non vedere di buon occhio questa presa di posizione della popolazione svizzera. Cosicché non tardano a farsi sentire i toni critici. LE REAZIONI DEL MONDO ISLAMICO- A Ginevra un gruppo di giovani autonomi ha eretto un minareto di 5 metri in una piazza del centro e, dopo averlo ricoperto di lenzuola bianche, hanno invitato i passanti a scrivere messaggi di sostegno alla comunità musulmana. A Zurigo, invece, a preoccuparsi per le reazioni dei paesi esteri è il settore turistico elvetico: il voto potrebbe avere importanti conseguenze sulla scelta delle destinazioni di viaggio da parte degli svizzeri, ma anche sulla Confederazione quale destinazione turistica. E, in effetti, una delle reazioni più dure si registra in Kosovo - uno dei principali paesi da cui provengono i musulmani della Svizzera – tanto che l’ambasciatore Naim Malaj ha parlato «un voto di cui dispiacersi» che lancia «un segnale negativo» sebbene sia giusto ricordare che i kosovari - circa 200.000 nella Confederazione - sono più legati alla loro identità nazionale che al fatto religioso. Anche fonti della rappresentanza turca a Berna, hanno ribadito che il Consiglio federale ha esso stesso ammesso che il voto è in contraddizione con gli impegni internazionali della Svizzera. CRITICHE VIOLENTE Alcune agenzie della stampa elvetiche hanno riportato la notizia di danni alla sede dell’UDC di Zurigo. Stando a quanto comunica la polizia alcuni sconosciuti hanno infranto una porta vetrata, lasciando all'entrata della sede del partito un minareto in miniatura e un tappeto di preghiera. Sono inoltre state gettate delle uova. L'UDC ha sporto denuncia penale contro ignoti. LE REAZIONI DELL’ISLAM INTERNAZIONALE Stupore e rabbia si sono diffus tra commentatori tv e internauti musulmani quando i media panarabi hanno dato la notizia che in Svizzera l'iniziativa anti-minareti ha raccolto quasi il 60% delle preferenze. Sul frequentatissimo sito Internet di cultura islamica Islamonline, il giurisperito e rettore di un'università islamica negli Stati Uniti, Taha Alwani si è chiesto polemicamente «perché mai gli svizzeri sono impauriti dai minareti, ma non sono affatto turbati quando comprano petrolio dai Paesi islamici, quando le loro società fanno affari nelle capitali arabo-musulmane, quando decidono di conservare nelle loro banche il denaro dei musulmani». La notizia ha trovato comunque ampio risalto nei notiziari delle due tv panarabe che per molte ore hanno “aperto” proprio con titoli del tipo «La Svizzera vieta i minareti». Sui blog e nei forum on-line i toni sono stati però più polemici: «In Europa è in atto una guerra contro l'Islam», scrive un lettore libico del sito della tv al Arabiya. «Oggi i minareti. Domani le moschee», dice tale Said Ardallah sul forum aperto da al Jazira. «Con i loro soldi nelle banche elvetiche gli ebrei hanno in pugno il Paese», ribatte ancora Ardallah. Non sapendo che in Italia, oggi, un sondaggio ha rivelato che oltre il 67% degli italiani non sarebbe pronto ad accogliere nuovo moschee.