Giustizia, il Guardasigilli garantisce:
“La riforma della giustizia non è uno sfizio di Berlusconi, né un capriccio della maggioranza, ma una esigenza del Paese”. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano tira dritto, e nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta sulla digitalizzazione della giustizia ribadisce l'intenzione del governo di andare avanti. “Non si può eludere - aggiunge Alfano - un impegno che noi abbiamo preso con gli elettori”. Il presidente del Consiglio, ricorda Alfano, “ha già detto che non abbandonerà la scena politica se non avrà riformato la giustizia”. Ma, osserva, “nel momento in cui, a fronte della nostra disponibilità al dialogo non si arriva a una riforma condivisa, il governo che deve fare? Deve dire ai suoi elettori 'non abbiamo fatto nulla ma dialogato alla grande’?". Quindi, aggiunge, “a fronte di posizioni molto distanti sul piano ideale e materiale noi abbiamo l'obbligo di andare avanti”. Obiettivo del governo, sottolinea e ribadisce il Guardasigilli, non è dunque lo studio di alcuna “norma in materia di prescrizione". Quanto alla digitalizzazione della giustizia, sottolinea Alfano, "le norme sono contenute nel ddl per la riforma del processo penale in discussione al Senato, e a quelle ci atteniamo". Resta inteso che con la "digitalizzazione della giustizia diminuiremo i rischi della prescrizione", ha concluso il ministro. Il ministro ha voluto ringraziare "l’Udc per l’atteggiamento dialoganteassunto in materia". Ha bocciato, invece, il no fermo espresso dal Pd:"A chi obietta che il luogo del confronto è il parlamento - ha detto ilGuardasigilli -contro-obietto che è appunto il luogo che noi abbimo identificato e achi chiede suquali testi ci si debba confrontare rispondo che la maggioranza ha giàpresentato testidi riforma della professione forense, delle intercettazioni e delprocesso penale. I testisono quelli e tutti li conoscono".