Bossi difende Tremonti

emanuele satolli

"Produzione di note di agenzie a mezzo note di agenzie.Ho difficoltà a riconoscermi in questo tipo di catena produttiva. Per quanto miriguarda nessuna delle note in circolazione corrisponde a verità". Con questa nota il Ministero dell'Economia ha ingarbugliato le carte sull'affaire Tremonti. Lo scontro sulle ultime dichiarazioni del ministro e del premier sulle tasse hanno dato il via a una serie di polemiche alla fine delle quali si ventilava la possibilità delle dimissoni di Giulio Tremonti. Ora dal ministero la nota che sembra smentire tutto. Lo scontro sui conti - “L'altroieril'annuncio di Berlusconi sul taglio dell'Irap. Oggi noi diciamo a Berlusconi eTremonti, adesso passate ai fatti”. È questa la sollecitazione che ilpresidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha rivolto al Governo parlandoall'XI Forum della Piccola Impresa. “Ascoltate - ha aggiunto Marcegaglia - la Lega che da qui ha detto diincominciare rendendo deducibili dall'Irap gli oneri finanziari e gli oneri dellavoro. Partiamo subito, è necessario passare dagli annunci ai fatti”. La posizione delministro dell'Economia Giulio Tremonti rimane quella del rigore dei conti pubblici, lo confermano i più stretticollaboratori, dopo l'annuncio del presidente del Consiglio sull'intenzione diprocedere invece alla riduzione dell'Irap. Tremonti non si è recato questamattina nel Palazzo Chigi dove alle 12 era convocato il Consiglio dei ministri- riunione poi annullata - e rimane a Via XX settembre in attesa del ritorno diBerlusconi dalla Russia, per l'incontro di chiarimento già previsto con lostesso presidente del Consiglio. Intanto Umberto Bossi ribadisce il suo pienoappoggio al ministro Tremonti e promette strenua difesa nei suoi confronti: “C’èun tentativo di farlo fuori, ma io lo proteggo”. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa non dà nessun credito alle voci supossibili dimissioni del collega Giulio Tremonti. "Io sono qui, non sono andatoal consiglio dei ministri, che peraltro credo sia stato rinviato per l'assenzadel premier Berlusconi, ma Tremonti non lo metto neanche in conto che sidimetta", ha detto La Russa,interpellato dai giornalisti in margine al consiglio difesa Nato, a Bratislava. Saltato Cdm - IlConsiglio dei ministri previsto per oggi alle ore 12 è stato rinviato adata da destinarsi. Aessenti il ministro dell'Economia Giulio Tremontie tutti i ministri della Lega. Il presidente del Consiglio SilvioBerlusconi di rientro dalla Russia, non è ancora giunto a PalazzoChigi. Il premier, rimasto bloccato all'aeroporto di San Pietroburgo da unatempesta di neve, dovrebbe ancora decidere quando riconvocare lariunione dei ministri e in giornata dovrebbe anche incontrare ilministro dell'Economia Giulio Tremonti.  Tensione Tremonti-Berlusconi - Giulio Tremonti è pronto a dimettersi. Le voci sullecrescenti insoddisfazioni all'interno della maggioranza per il lavoro delministro dell'Economia hanno incominciato a farsi più consistenti in questiultimi giorni e il ministro dell'economia reagisce in modo diretto. Dopo le parole di ieri del presidente del Consiglio, in un messaggiodi cui si è fatto portavoce Gianni Letta inviato all’assemblea del Cna, laconfederazione nazionale dell’artigianato, di voler abbassare la pressionefiscale a partire dall’Irap, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti èaddirittura arrivato a considerare la possibilità di presentare le sue dimissioni.In un clima teso e incerto Berlusconi, di ritorno da San Pietroburgo, eTremonti si sono sentiti per un confronto chiarificatore. Durante il colloquio ilministro dell’Economia ha chiesto a Silvio Berlusconi una scelta di campo nettae definitiva. O la linea europea, quella del rigore e della ragionevolezza suicon­ti pubblici, o quella della spesa. Tremonti ha ribadito che non sarebbedisposto a rimanere un minuto di più al suo posto all’interno del governo se ilpremier dovesse scegliere la via facile della spesa pubblica. Dal canto suo ilCavaliere ha tentato di rassicurare il ministro dopo la sua dichiarazioneriguardo a una “graduale riduzione dell’Irap fino alla sua soppressione”. Almomento Tremonti sembra avere le spalle coperte dal ministro per le Riforme,Umberto Bossi. Che ancora ieri ha detto che questa maggioranza non va avantisenza il ministro dell’Economia. Ma è pur sempre vero che fra i tantiprovvedimenti ed emendamenti presentati alla manovra finanziaria ce n'è unofirmato proprio dalla Lega che chiede un taglio dell'Irap per 3 miliardi. Nelsuo messaggio di ieri all’assemblea del Cna il premier ha spiegato che l’operazionedi riduzione della pressione fiscale potrebbe avvenire “anche mediantel’elevazione della franchigia in favore delle aziende più piccole, l’estensionedella Tremonti-ter e un sostegno stabile alle piccole imprese che investononell’innovazione e nella ricerca”. Secondo Berlusconi il governo “ha messo incampo le misure più idonee ed efficaci per contrastare l’emergenza e avviare leriforme strutturali necessarie per tutelare e rafforzare il sistema produttivo,a cominciare dalle imprese più piccole. Molto è stato fatto e molto faremoancora per il vostro settore nei prossimi tre anni e mezzo della legislatura”.